Ansa
6 lug 2021
Amazon: Bezos lascia il timone a Jassy
Ansa
6 lug 2021
Conto alla rovescia per il volo nello spazio di Jeff Bezos: il lancio è previsto, salvo imprevisti, per il 20 luglio. Ma il multimiliardario, ormai con il cuore tra le stelle, non lascia la sua creatura Amazon: affidata alla guida di Andrew R. Jassy (Andy per gli amici) per il quale Bezos nutre una stima incondizionata. E lo stesso Bezos manterrà comunque la carica di presidente ma esecutivo, cioè non solo una figura di garanzia ma anche pronto ad intervenire sulle scelte strategiche della società.
L'annuncio del cambio della guardia è di pochi mesi fa: Jassy ha assunto l'incarico di amministratore delegato di Amazon il 5 luglio, in occasione del 27esimo anniversario della fondazione del colosso delle vendite online.
"Andy è ben conosciuto nella società, sarà un leader fantastico e ha la mia piena fiducia. Nel mio ruolo di presidente esecutivo”, dice, “intendo concentrare le mie energie e la mia attenzione su nuovi prodotti e iniziative", ha detto Bezos.
Tra le iniziative alle quali lui e Jassy dovranno a breve rispondere c'è sicuramente la tassa sulle multinazonali che l'Ue, in sede Ocse, ha deciso di attivare. Imposizione che viaggerà di pari passo con la web tax e che avrà impatto sui conti della mega-piattaforma. Il tutto avverrà proprio pochi giorni prima del volo nello spazio: Bruxelles intende infatti svelare dettagliatamente la sua proposta di tassazione soltanto dopo la riunione del G20 Finanze del 9 e 10 luglio a Venezia per non "interferire" nei negoziati. Starà a Jassy studiare le prime mosse per contenere il danno che, drenando risorse, potrebbe avere impatto anche sui corsi azionari di Amazon che però vanta un fatturato-mondo di oltre 380 miliardi di dollari e che, forte di un utile a quota 11 miliardi e grazie alle riforme dell'ex presidente Usa Donald Trump, non ha versato negli ultimi anni un centesimo di tasse. Questo grazie alla regola che vige negli States secondo cui i fondi investiti (ricerca e sviluppo o macchinari) sono al 100% deducibili. Un ulteriore risparmio fiscale è garantito dal sistema delle stock option ai dipendenti, cioè pacchetti di azioni al posto delle gratifiche monetarie. Anche in questo caso si tratta di fondi deducibili e il vantaggio è che più aumentano le azioni meno si paga di tasse. Questo anche se è rimasto storico lo sforzo dell'amministrazione italiana che grazie all'Agenzia delle Entrate riuscì nel 2017 a farsi versare 100 milioni per 'omessa dichiarazione dei redditi'. Ora però in tutta Europa e negli Usa con la nuova amministrazione il vento sta girando.
Insomma, l'uomo più ricco del mondo (che con un patrimonio di oltre 180 miliardi di dollari si contende il podio con Bernard Arnault e e Elon Musk) lascia a Jassy non pochi grattacapi. Ma appunto: la sua fiducia è 'totale' e lo stesso Jassy, classe '68 ed in azienda da anni, potrà consolarsi grazie ad un pacchetto di azioni di 200 milioni che Amazon gli farà trovare sulla scrivania per sollecitarlo al nuovo impegno.
Bezos intanto volerà e tutti sembrano lieti dell'evento. Incluse le oltre 100mila persone che hanno firmato una petizione affinchè Mr.Amazon, non solo vada nello spazio ma ci resti. "I miliardari non dovrebbero esistere”, scrive uno dei firmatari su Change.org, “né sulla Terra né nello spazio ma, se dovessero decidere per quest'ultimo, dovrebbero restare lì".
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