10 mar 2019
ALV-Andare Lontano Viaggiando punta sulla “Casa di Alviero” e su nuove licenze
10 mar 2019
ALV-Andare Lontano Viaggiando, il marchio fondato nel 2006 dallo stilista cuneese Alviero Martini continua a puntare sulla brand extension in altre categorie di prodotti, su nuovi ingressi distributivi e sul progetto che sta più a cuore al fondatore, quello della “Casa di Alviero”.

La pelletteria è il core business del brand: realizza il 50% del suo giro d’affari complessivo e comprende 8 collezioni differenti, cui quest’anno si aggiungerà la prima linea di valigeria. Il motivo Passport, composto dagli oltre 100 timbri d’ingresso e d’uscita stampigliati sui passaporti di Martini dopo i viaggi che questi ha compiuto in tutto il mondo, ideato dallo stilista cuneese in questa sua seconda esperienza imprenditoriale dopo quella con Alviero Martini 1a Classe, è sempre sviluppato in 5 differenti colori: Safari, White, Jeans, Moka e Black. C’è poi la versione Urban, il monogramma del marchio, il Vip, stampato su pelle coi timbri macro, e la linea Gummy, superleggera.
Le licenze di ALV-Andare Lontano Viaggiando comprendono la collezione bimbo, che va da 0 a 13 anni (“venduta benissimo al Sud”, dice Martini), realizzata dalla Ge.co di Noci (BA), i 5 profumi, commercializzati dalla Beauty Up di Jean-Luc Michelot, nata da una costola della Beautimport di Bologna. “Si tratta di fragranze di altissimo livello”, tiene a sottolineare Alviero Martini, “perché sono a 11,9° di alcool, quando a 12° un’essenza diventa Eau de Parfum”. Ci sono poi le calzature, in licenza con la B.A.V. di Vigevano (PV), c’è la linea di occhiali, realizzata dalla eyes4you di Monza, che produce in Cadore, una di calze da uomo, appena nata, prodotta dalla BestCalze di Andria, e un’altra di tessile casa, realizzata dalla Ambrosiana di Nola (NA).
“Andare Lontano Viaggiando. E senza fermarci mai!”, dice sorridente a FashionNetwork.com Alviero Martini. “Siamo in trattativa per finalizzare nuovi contratti di licenza per altre categorie di prodotti, come l’abbigliamento uomo e donna, il beachwear e l’intimo”, rivela il designer, “anche se io ho in mente un concept più ampio, quello della “Casa di Alviero”, nella quale, una volta completato il progetto, verrà esposta tutta la produzione degli articoli da viaggio, ma anche da relax, cioè la linea di homewear (lenzuola, copriletti, spugne da bagno e tovaglie), arredamento, oggettistica e libri di viaggio”.

Alviero Martini comunica il fatturato della sua creatura ALV-Andare Lontano Viaggiando suddividendolo per Paesi: in Giappone il suo brand ha fatturato 1 milione di euro nel 2018, in Cina altrettanto, 700.000 euro in Corea del Sud, “mentre il nostro fatturato in Italia varia fra i 3 e i 4 milioni a seconda delle stagioni”, precisa Martini, “e il Medio Oriente fluttua molto a causa della perdurante crisi internazionale”. Dietro alla pelletteria, le altre categorie più redditizie per ALV sono nell’ordine il kidswear, le calzature e gli occhiali.
“Oltre al tempo atmosferico ballerino delle ultime stagioni e all’instabilità politica nostrana, ciò che ci ha maggiormente influenzato sul mercato italiano è stato l’incredibile sviluppo dell’e-commerce, che secondo me rappresenta la rovina del commercio in Italia”, afferma Martini. “In quel campo c’è ancora una giungla e un vuoto normativo. Per fare un esempio di una stortura del settore, certi commercianti dopo 15 giorni che hanno il prodotto in negozio e non riescono a venderlo lo mettono in vendita su un sito Web…”.
“Viviamo poi il crescente peso delle televendite (su emittenti come QVC, per esempio), e poi c’è il fenomeno del wardrobing (ti ordino 3 paia delle stesse scarpe, rendo le due dei numeri che non mi vanno bene creandoti costi ingenti di riconfezionamento e sanificazione, ndr.); insomma stiamo attraversando una fase molto delicata. L’e-commerce non deve sparire”, insiste lo stilista piemontese, “ma andrebbe modificato e regolamentato in una formula che sia più congeniale al commercio. Sembra però che nessun politico voglia occuparsene”.

Anche il fenomeno degli influencer lascia alquanto perplesso Martini. “Ho 50 anni di carriera e credo di poter sostenere che vedere molti marchi affidarsi a blogger o influencer che si propongono senza possedere una preparazione specifica mortifichi chi ha costruito un percorso in lunghi anni di esperienza. Quindi credo proprio che sarebbe necessario (e come me lo pensano tanti altri stilisti e addetti ai lavori) che anche gli influencer siano iscritti a un albo e superino un esame per dimostrare che conoscono la storia della filiera del Made in Italy”, afferma.
ALV possiede due negozi monomarca in franchising, uno in Arabia Saudita e l’altro in Kuwait. “Stiamo aspettando che i tempi della congiuntura internazionale diventino più propizi per aprire dei monobrand in cui esprimere il concetto della Casa di Alviero”, precisa Martini.
Infine, il designer sta negoziando la creazione di una serie di corner ALV all’interno dei negozi della catena di calzature PittaRosso, “per fornire un angolo di qualità e lusso a una realtà rivolta espressamente al mercato di massa”, conclude Alviero Martini.
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.