Ansa
18 feb 2021
Altaroma fa sistema con Milano e Firenze. “Salviamo l'artigianato”
Ansa
18 feb 2021
Roma con Altaroma come "incubatore" dei giovani talenti, Milano con il prêt-à-porter e Firenze con i saloni di Pitti, fanno sistema per superare la crisi del settore causata dalla pandemia. Un miracolo, quello della sinergia tra le tre città italiane della moda, a lungo auspicato e ufficializzato in un talk show sul tema dell'artigianato, che ha dato il via alla rassegna digitale di Altaroma, in programma dello Studio 12 di Cinecittà fino a sabato 20 febbraio.

"Grazie alle istituzioni e ai soci che ci sostengono”, ha detto la presidente di Altaroma Silvia Venturini Fendi, artefice del riposizionamento del ruolo di Roma, nel nuovo equilibrio tra le tre piazze della moda, “abbiamo potuto realizzare un calendario digitale di eventi che proseguirà con Firenze e Milano. È l'inizio di un'organizzazione tripolare. Se la collaborazione sarà decisa e continuativa la crisi si potrà superare. Il futuro passa attraverso un approccio di sistema, sperando che questa direzione possa guidare anche il governo nelle sue azioni di sostegno".
"Il ruolo di Roma non è competitivo con Milano e Firenze”, ha aggiunto, “anche se l'Italia è un Paese di campanili. Ma le diversità possono essere la sua forza. A Roma spetta il ruolo dell'incubatore del nuovo e della conservazione della tradizione dell'artiginato. Altaroma sostiene imprese molto piccole che vengono dal Sud, fondate soprattutto da donne".
"Grazie a Silvia Fendi per il suo ruolo non facile di traghettatore”, ha commentato la sindaca di Roma Virginia Raggi, “Roma ha un'identità composita. Abbiamo una grande eredità storica e una vocazione a guardare al futuro. Il legame tra Roma, Milano e Firenze può portare valore aggiunto. Altaroma sta facendo un grandissimo lavoro sui giovani fashion designer. È punto di riferimento per loro, per chi li guarda e per chi li cerca".
Poi le novità del Campidoglio rispetto al tema del talk: "Abbiamo individuato la Città dell'Altra Economia e un'area a Ponte di Nona come luoghi dedicati all'artigianato. La Città dell'Altra Economia sarà la Città delle arti applicate, a Ponte di Nona stiamo creando un distretto degli artigiani".
"Ci sono sempre meno artigiani che popolano il centro storico di Roma", ha ricordato Lorenzo Taglivanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, socio di maggioranza di Altaroma di cui fanno parte anche il Comune di Roma e la Regione Lazio. "Nel 1991 un censimento Istat”, ha aggiunto, “segnalava nel centro di Roma 5mila botteghe artigiane. Nel 2000 nel centro storico erano meno di 2mila. Oggi meno di mille. Le botteghe artigiane vanno reintrodotte nel centro storico".
"Con la pandemia rischiamo di perdere molti artigiani”, ha detto il presidente della Camera della Moda Italiana Carlo Capasa. I brand stanno facendo molto, ma non basta. Abbiamo chiesto al governo aiuti veri in un momento di grave difficoltà. Dobbiamo intervenire con ristori veri con il Recovery Fund. Come Camera Moda abbiamo stretto un accordo con Confartigianato e stiamo chiedendo a Cassa Depositi e Prestiti di aiutare gli artigiani".
"Sono 10mila i ragazzi che frequentano scuole superiori”, ha reso noto Raffaello Napoleone, Ad di Pitti Immagine e membro del Cda di Altaroma, parlando di formazione, “rispetto agli 880mila della Germania e ai 240mila della Francia. Oggi fare artigianato è complicato. La piattaforma digitale è difficile per i piccoli artigiani che devono mettersi assieme in piccoli gruppi e hanno bisogno di visibilità. Cose che noi forniamo a Firenze con i nostri saloni".
"Il settore già prima del covid aveva la necessità d'innovarsi e di trasformarsi”, ha detto l'assessore allo Sviluppo economico Innovazione e Start up della Regione Lazio Paolo Orneli, “per poter continuare a competere, crescere e dare prestigio all'Italia. Boosty our ideas è nel quadro d'iniziative che abbiamo messo in campo quando è esplosa la pandemia, accanto al sostegno alle imprese in difficoltà rispetto al quale la Regione Lazio ha investito oltre 500 milioni di euro, risorse andate ad integrarsi ai ristori nazionali previsti".
Infine il presidente di Ice, Carlo Maria Ferro, ha ricordato che l'Istituto per il Commercio con l'Estero "supporta le piccole imprese con un network di 26 marketplace e con operatori per il business-to-business".
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