Altagamma: Lusso strategico per il rilancio nell'Europa post-covid

Di

Edoardo Meliado

Pubblicato il
8 lug 2020

L’Europa deve riconoscere la centralità strategica dell’industria dell’alto di gamma nel suo programma di rilancio post-Covid, combinando interventi emergenziali con politiche di medio e lungo periodo. Lo sostiene Altagamma nel ‘Position Paper’ presentato l’8 luglio nel corso dell’incontro virtuale con i rappresentanti delle istituzioni europee in Italia.

Il documento della Fondazione contiene dieci raccomandazioni in vista del prossimo consiglio europeo straordinario, che si terrà il 17 e il 18 luglio per negoziare il piano di ripresa ‘Next Generation EU’ proposto dalla Commissione Ue.
 
In cima alla lista, secondo Altagamma, occorre che la Ue riconosca l’alto di gamma come settore strategico per l’economia del Vecchio Continente. Il settore genera il 6,85% del Pil domestico e il 4% di quello europeo.

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L’industria del Lusso vale 115 miliardi di euro in Italia, dove impiega 400mila addetti, che salgono a 2 milioni (tra diretti e indiretti) a livello Ue per un giro d’affari totale di circa 800 miliardi, pari al 10% dell’export europeo.
 
Il decalogo di Altagamma mette l’accento sugli investimenti in capitale umano, innovazione, sostenibilità e turismo di alta gamma e ribadisce il no ai dazi, chiedendo, al contrario, la tutela del mercato unico e della libera circolazione di beni, servizi e persone. Tra le raccomandazioni figurano anche la protezione della proprietà intellettuale e della distribuzione selettiva e il sostegno alle Pmi.
 
“Serve un piano articolato di interventi al fine di sprigionare l’enorme potenziale di questa industria, che può essere una locomotiva per l’economia italiana ed europea”, sostiene il presidente di Altagamma, Matteo Lunelli. Il Lusso – prosegue – “è un comparto centrale non solo per la crescita economica e sociale dell’Ue, ma anche per il suo valore culturale e identitario, che ne fa un elemento fondamentale per il riposizionamento dell’Europa nel contesto competitivo globale”.
 
Il programma presentato da Altagamma rientra nell’attività di relazioni istituzionali svolta dall’Eccia (European Cultural and Creative Industries Alliance), che riunisce le sei associazioni europee dell’alto di gamma.