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Altagamma: la ripresa inizierà nel 2010

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Adnkronos
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19 ott 2009

Milano, 19 ott. - (Adnkronos) - "Con ogni probabilità registreremo un aumento delle vendite già dal Natale di quest'anno, eprevediamo che si ritornerà a segni positivi generalizzati nel secondo semestre del 2010." Cosi' Leonardo Ferragamo, presidente della Fondazione Altagamma, ha iniziato i lavori dell'osservatorio Altagamma 2009, che monitora l'andamento dei beni di lusso, tenutosi questa mattina a Piazza Affari.


Santo Versace (sinistra) e Leonardo Ferragamo (destra)

Le previsioni lasciano intravvedere una luce in fondo al tunnel:secondo l'Altagamma consensus a fine 2010 si registreranno segni positivi per quasi tutti i settori e in quasi tutti i mercati, soprattutto in virtu' di performance decisamente migliori nel secondo semestre rispetto al primo. D'altra parte il 2009 ha fatto registrare il piu' deciso calo della domanda da decenni.

Il monitor Altagamma suimercati mondiali, realizzato da Bain&Co, parla di un calo del 10% del mercato dell'arredamento, dell'8% per i beni di lusso personali e del 15% per il mercato degli yacht di lusso dove a soffrire sono soprattutto le imbarcazioni meno costose mentre, ha spiegato Claudia D'Arpizio partner di Bain&Co "nel settore altissimo c'è una resistenza maggiore alla crisi".

Per quanto riguarda i mercati, si segnala una decrescita generalizzata, fatta eccezione per i mercati Asia Pacific (escluso il Giappone), che restano positivi. "L'Asia - ha aggiunto D'Arpizio - può diventare il primo mercato in dieci anni". Nel 2010 le previsionia cambi costanti è che il mercato mondiale dei beni di lusso possa iniziare a crescere di un +1% circa mentre le stime per l'anno in corso sono di un -8%.

A soffrire e parecchio sono stati invece gli Usa dove si sono bruciati 13 miliardi di vendite in due anni. A mostrare una resistenza a livello globale sono soprattutto scarpe ed accessori, come pure arredo bagno ed illuminazione e piu' in generale il cheap & chic mentre si è registrato un vero boom degli outlet per via della necessità di svuotare i magazzini: circa 250 aperti negli anni 2008-2009 con il fenomeno del Giappone dove ora offrono anche un'esperienza di vendita piu' curata e raffinata che, dice D'Arpizio "potrebbe fare concorrenza ai negozi monomarca".

La necessità di aggregazioni fra le piccole aziende italiane per potere attuare una migliore corporate governance e ottimizzare le spese in innovazione e ricerca è stato invece uno dei punti centrali sollevati da Gaetano Miccichè, responsabile corporate & investment banking di Intesa Sanpaolo che ha anche respinto ancora una volta le critiche al sistema bancario: "piu' prestiamo soldi piu' guadagniamo, pensare che le banche non vogliano dare credito non è esatto" ha detto Miccichè per il quale "non è un tema di liquidità ma di rischiosità".

Guardando avanti una delle opportunità per il settore e il Paese è quella offerta dall'Expo 2015. La presidente della società di gestione Expo 2015 Spa, Diana Bracco, ha spiegato che uno degli obbiettivi è che i flussi di turisti in arrivo per la manifestazione "diventino flussi stabili. Mi immagino un miglioramento della nostra industria turistica in maniera stabile con importanti ricadute in termini di Pil".

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