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3 set 2009
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Altagamma: A Natale arriva segno più nelle vendite lusso

Di
APCOM
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3 set 2009

Roma, 3 set. (Apcom) - A Natale 2009 le vendite finali dei prodotti di lusso avranno il segno più non solo in Asia, ma anche in Europa e Stati Uniti. E' la previsione di Armando Branchini, segretario generale di Altagamma, la Fondazione che riunisce aziende italiane di reputazione internazionale, che operano nella fascia più alta del mercato ed esprimono la cultura e lo stile italiani.


Collection Bvlgari

L'auspicio che Branchini esprime all'Apcom è che si sia arrestata la caduta dei consumi, che sarà all'origine di una "non crescita" degli ordini per la prossima primavera estate."La grande speranza di tutti gli operatori - spiega Branchini - è che si sia arrestata la fase di caduta dei consumi e che abbia un riflesso positivo sulla confidence dei negozianti perchè gli ordini li fanno loro".

Secondo il segretario generale "ci sarà una non crescita degli ordini" per la prossima primavera-estate 2010. "Poi - aggiunge - speriamo che ci sia un impatto positivo di un mood del consumatore positivo che convinca il negoziante a comprare merce nuova, soprattutto per quella parte di consumatori finali che cercano la novità e non vogliono le cose dell'anno precedente".

La settimana della moda di Milano che avrà inizio il 23 settembre prossimo "certamente" darà un'indicazione di come sta andando il mercato. Ma per avere segnali più concreti bisognerà aspettare fine anno. "Sono certo - prevede Branchini - che le vendite finali del lusso di Natale 2009 avranno un segno più non solo in Asia, ma anche in Europa e negli Stati Uniti, rispetto alle vendite Natale 2008. Se questo succederà, come mi auguro, allora vuol dire che l'inizio del ciclo della moda da gennaio-febbraio 2010 potrebbe venirne fuori molto positivamente tonificato. Se succederà, sarà un segnale importante".

Il segretario generale di Altagamma spiega perchè non cresceranno gli ordini dei retail. "In primo luogo i negozianti devono vedere che il consumatore finale aumenti la sua 'confidence'. L'altro problema è che gli ordini che si faranno adesso saranno per la collezione primavera/estate 2010, su cui pesa un elemento negativo del passato.

Gli ordini per questa primavera 2009, infatti, sono stati fatti a settembre 2008, prima della crisi, con quantitativi abbondanti, visti i buoni risultati della primavera/estate 2008 che aveva avuto un trascinamento positivo sugli ordini successivi. Nessuno poteva prevedere un 17 settembre 2008, il giorno del fallimento di Lehman Brothers, che vale nell'economia come l'11 settembre conta nella politica".

Branchini sottolinea come i negozianti "avendo comperato molto per la primavera-estate 2009", hanno accusato una contrazione dei consumi "del 10-12-15%", per quanto riguarda Europa e Stati Uniti, perchè gli altri mercati "a destra del 31esimo parallelo sono andati bene" eccetto il Giappone. Quindi i negozi, conclude, "hanno ancora molta merce della primavera-estate 2009 e avendo merce in rimanenza, ne ordineranno un po' meno del previsto, sperando di smaltire quella già acquistata".

Fonte: APCOM

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