15 ott 2018
Alice Firman: dallo studio del subconscio alla moda “vulnerabile”
15 ott 2018
Durante l’ultima fashion week milanese dedicata alla donna, Vogue Talents, progetto nato nel 2009 a sostegno di designer emergenti, ha coinvolto per la prima volta tre studenti neodiplomati presso alcune scuole di moda internazionali, che hanno avuto la possibilità di esporre le loro creazioni nella cornice di Palazzo Cusani.

Tra di loro, Alice Firman, 25enne milanese, laureata in Fashion Design all’Edinburgh College of Art e con un master in Womenswear conseguito presso il Royal College of Art di Londra, ha presentato la sua collezione “Vulneràbile”, basata sullo studio della vulnerabilità emozionale vista attraverso l’analisi del linguaggio del corpo e della gestualità.
“Per realizzare la mia collezione sono partita da una ricerca accademica sullo studio della psicologia e del subconscio, da Freud e Jung fino agli studiosi contemporanei, tematiche che mi hanno sempre affascinato e che ho cercato di trasferire nei miei capi”, ha spiegato a FashionNetwork.com Alice Firman. “Ho poi analizzato delle fotografie scattate da me ad amici e persone care in momenti di vita reale e di intimità, studiandone il linguaggio del corpo e la postura, strettamente correlati al subconscio. Ho quindi cercato di tagliare in miei capi in base a questi elementi; per me è infatti fondamentale che un abito sia impregnato di storia e significato e che il lavoro creativo sia il frutto di una ricerca molto personale”.
Partendo da questi presupposti, la giovane designer ha realizzato una collezione 100% made in Italy, composta da dodici capi, in cui predominano i pantaloni, accanto a giacche, boxer, una tuta intera, dei top e un cappotto. I materiali utilizzati sono in particolare la pelle, insieme a cashmere di lana e a diversi tipi di seta.

“Sono italiana e credo fermamente nella qualità del made in Italy. Per questa collezione ho avuto il privilegio di lavorare con eccellenze del nostro Paese per quanto i riguarda i materiali, come Reda 1865, Mantero, Conceria Pistolesi e Lanificio Raphael”, ha proseguito Alice Firman. “Per la realizzazione dei capi ho utilizzato le tecniche che si usano per la produzione dei guanti: molte cuciture invisibili, accanto a cuciture in rilievo come decoro. I bottoni sono in argento e sono stati tagliati da me a mano, sono quindi tutti simili ma non identici”.
La collezione di Alice Firman è rappresentata dallo showroom londinese 1Granary, fondato da alcuni ex studenti della Central Saint Martins di Londra e aperto solo agli studenti di questa università, del Royal College of Art e della Royal Academy di Anversa.
Ma la designer ha le idee molto chiare sul suo futuro: “Non intendo produrre questa collezione su larga scala, prima voglio lavorare in un’azienda e fare esperienza, per poi un domani, spero, lanciare un mio brand che vorrei portasse il mio nome”, ha concluso. “Per il momento, durante gli studi ho avuto la possibilità di svolgere esperienze presso realtà importanti come Vivienne Westwood, Costume National, Antonio Marras e Gentucca Bini”.
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