Da marzo 2011, Alcott possiede due negozi in Francia. Il marchio italiano, creato nel 1990 dalla società napoletana Capri S.r.l., si è insediato all'interno di spazi di più di 400 metri quadri del centro commerciale delle Armoiries a Bry-sur-Marne e del Millénaire di Aubervilliers. E' il suo partner sul mercato francese, ma anche in Belgio e in Libano, il gruppo JS, ad aver supervisionato queste operazioni.

Alcott vuole sviluppare la sua rete di store in franchising in Francia. Immagine: Alcott

"Tutto ciò ci ha consentito di testare il mercato e di vedere se il nostro concept fosse adatto", spiega Joseph Succar, PDG del gruppo. Il marchio possiede un centinaio di negozi in Italia, alcuni dei quali arrivano anche oltre i 1.000 metri quadrati. "Per lo sviluppo in Francia però, abbiamo constatato che l'ideale sarebbe di sviluppare il concept su 200 metri quadrati".

Presente all'ultimo salone Who's Next, il marchio napoletano vuole attirare nuovi partner. Alcott mira infatti a un'espansione in franchising, puntando a location di spicco all'interno di centri commerciali, e attraverso dei corner nei multimarca. Ecco perché è presente al Corte Inglès in Spagna, ma anche da alcuni indipendenti francesi per mezzo di corner di 20 metri quadri dove presenta un total look. Il brand, il cui fatturato è progredito del 20% nell'ultimo esercizio fino ad arrivare a 120 milioni di euro, propone circa 1.500 articoli rivolti a una clientela giovane con collezioni suddivise tra proposte uomo e donna. Volendo aderire alle tendenze mantenendo prezzi accessibili, il marchio campano si appoggia a una produzione asiatica e ad alcuni riassortimenti italiani.

Alcott, presente al momento in oltre 130 punti vendita di 9 Paesi, è parte del gruppo Capri S.r.l. con sede al Cis di Nola, ed è un brand pioniere in Italia nel settore della fast fashion sin dal 1990, anno dell’apertura del primo Alcott store a Napoli. In Italia, Alcott è impegnato in un piano di aperture di 20 boutique all'anno in quattro anni. E' anche presente in Spagna, Israele e India, ma prevede di svilupparsi pure in Germania, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Corea del Sud conquistandosi uno spazio significativo in quei mercati entro il 2015.

Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)