23 mag 2023
Albini collabora con l’inglese Colorifix per colorare i tessuti coi batteri
23 mag 2023
Il gruppo tessile bergamasco Albini e l’azienda biotecnologica di Norwich Colorifix hanno collaborato alla realizzazione di “Exteria – Dyes from bacteria”, progetto volto alla transizione da coloranti sintetici a colori provenienti da microorganismi ingegnerizzati, che in un comunicato congiunto le due società definiscono come “pionieristico”, perché trasforma l’idea di una moda sostenibile in realtà.

Albini_next (il think tank di Albini Group dedicato all’accelerazione di idee e al trasferimento tecnologico fra scienza e industria) è il primo player al mondo a validare la tecnologia di Colorifix per la tintura in filo e l'unico partner italiano a far parte del progetto pilota di Colorifix in tutto il mondo.
“Exteria”, patrocinato da Albini Group e dal Material Innovation Lab (MIL) del colosso francese della moda e del lusso Kering, dà vita a tessuti tinti grazie all’utilizzo di batteri ingegnerizzati, in macchinari convenzionali,tramite pratiche di biologia sintetica. Ne consegue un risparmio di acqua ed energia e nel procedimento non vengono utilizzate sostanze chimiche nocive.
Tramite il sequenziamento del DNA, la tecnologia Colorifix individua i geni esatti che in un animale, una pianta o un insetto portano alla produzione del pigmento. Questo DNA viene inserito in un microrganismo che potrà produrre il pigmento proprio come in natura.

Per trattare questi microrganismi ingegnerizzati, Albini_next si è equipaggiata di un fermentatore e di un bio-lab, installati presso lo stabilimento del gruppo Albini ad Albino (BG). I microrganismi crescono nel fermentatore nutrendosi di materie prime rinnovabili, come zuccheri semplici, sale e sottoprodotti vegetali.
Una volta raggiunto il picco di produzione del pigmento, il liquido colorante presente nel fermentatore viene trasferito in macchinari per la tintura standard insieme al filato. Questo liquido, chiamato “brodo batterico”, sostituisce completamente l'acqua impiegata durante la tintura, riducendone notevolmente l’utilizzo. Inoltre, gli elementi leganti, naturalmente presenti all'interno dei microrganismi, fissano i pigmenti ai filati senza l'uso di prodotti chimici.
Per il momento il progetto “Exteria” ha utilizzato due pigmenti: il primo si trova comunemente nel suolo e nei sedimenti di acque profonde e con questo Albini ha tinto un colore beige su cotone e un color cammello su lana. Il secondo ha origine da uno scarto del processo di produzione della seta, cioè dai bozzoli che presentano macchie scure. Da questo pigmento, che conferisce un colore viola brillante, Albini_next ha tinto filati in 100% cotone, con il gruppo Albini che si è poi occupato del processo di tessitura e finissaggio. Il prossimo obiettivo della sinergia è portare il progetto su una scala industriale più ampia.

“Attraverso il tech-scouting di Fashion for Good abbiamo incontrato Colorifix, diretto dal CEO Orr Yarkoni, e la sua rivoluzionaria innovazione: non solo i pigmenti sono prodotti da microrganismi, ma sono anche in grado di fissarsi su filati e tessuti”, ha commentato nel comunicato Christian Tubito, Direttore del Material Innovation Lab di Kering, mentre Stefano Albini, Presidente di Albini Group, si è detto “felice che Kering, uno dei gruppi del lusso più prestigiosi e lungimiranti, ci abbia voluti supportare nel nostro continuo percorso verso una filiera più sostenibile”.
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