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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
15 lug 2021
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Alberto Ojinaga (Desigual): “La collaborazione è uno strumento chiave, competitivo e differenziante”

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
15 lug 2021

In concomitanza con il lancio di “Awesome Lab”, l'acceleratore di start-up promosso da Desigual, FashionNetwork.com ha parlato con l'amministratore delegato dell'azienda di moda catalana, Alberto Ojinaga, delle sue future strategie. Una roadmap che, nonostante l’impatto della pandemia sull'ultimo anno, continua a basarsi sull’originalità dei design e sull'immagine e la comunicazione di uno stile innovativo. Un carattere che da 2 anni la società rafforza con spirito di collaborazione creativa e che, attraverso questo nuovo progetto, continuerà a potenziare anche attraverso sinergie nel campo dell'innovazione.

Alberto Ojinaga, CEO di Desigual - Desigual


FashionNetwork.com: Come è nato il progetto di lanciare un acceleratore di start-up?
Alberto Ojinaga: Da un lato, 2 anni fa abbiamo modificato il modo in cui stavamo innovando verso un format più collaborativo. Dall'altro, abbiamo dedicato tempo a una riflessione più strategica sui valori che rendono forte Desigual. Creatività e innovazione sono tasselli fondamentali della nostra differenziazione e, per valorizzarli, ci siamo mossi verso il concept di un Desigual aperto. Idea che ha a che fare con il fatto che ci troviamo in un mondo sempre più interconnesso e il mero concentrarci sugli episodi della nostra storia e dei nostri valori limita il nostro potenziale. Crediamo che ci sia molta creatività e innovazione al di fuori di Desigual e la collaborazione sia un modo per accedervi. Unire le forze è un nuovo modo di intendere come progredire ed è una visione che ci connette con le nuove generazioni. Questo progetto è nato naturalmente, perché vogliamo capire le nostre esigenze e cercare al di fuori dell’azienda chi può aiutarci a risolvere le nostre sfide.
 
FNW: Che tipo di profili di aziende o settori di innovazione avete in mente con questa iniziativa?
AO: È un acceleratore verticale del mondo della moda molto orientato alla tecnologia. Abbiamo svolto un processo di selezione interna di 10 sfide in cui abbiamo coinvolto tutti i reparti dell'azienda. Sfide che fondamentalmente sono focalizzate sull'esperienza del cliente, la sostenibilità, la catena di approvvigionamento, l'analisi dei dati, la business intelligence e il talento.

Cerchiamo aziende internazionali, non è un format chiuso. Stiamo allestendo uno spazio dedicato nei nostri uffici affinché le start-up vengano a fare programmi di mentoring, sia interni che esterni, e formazione. In ogni caso, visto che oggi quasi tutto si può fare online, la vicinanza non sarà una condizione per selezionarle.
 
FNW: Si tratta di un programma di accompagnamento di durata limitata o Desigual tiene la porta aperta agli investimenti nelle start-up partecipanti?
AO: Questo programma di innovazione aperta che dura dai 6 ai 9 mesi mira a concludersi con un proof of concept con alcune delle start-up. Vogliamo supportarle durante tutto il processo attraverso incontri di mentoring o “Demo Days” per facilitare l'accesso ai finanziamenti e, a seconda di come si evolveranno i test, saremo aperti ad investire negli stessi acceleratori, da soli o in co-investimento con Plug & Play. Dipenderà da come si evolveranno le soluzioni e da come valuteremo la capacità innovativa delle start-up.
 
FNW: Che investimento prevede questa iniziativa?
AO: Lo scorso anno abbiamo investito 18 milioni di euro, principalmente indirizzati alla digitalizzazione e focalizzati su miglioramenti tecnologici e piattaforme logistiche. L'investimento che destiniamo a questo progetto, senza contare la nostra intenzione di investire in alcune startup, è di poco inferiore al milione di euro. Nei prossimi 3 anni, Desigual prevede di investire circa 15 milioni di euro in alcune start-up che fanno parte del programma.
 
FNW: Perché secondo lei Desigual è la prima azienda di moda spagnola a lanciare un acceleratore?
AO: Non lo so. Ci è venuto naturale, è un elemento in più nel nostro continuo processo di trasformazione. Ci battiamo per creatività e innovazione e penso che sia un progetto che si sposa perfettamente con la nostra cultura di essere aperti a ciò che sta accadendo nel mondo e di collaborare con altre aziende. Credo sinceramente che altre imprese [iberiche] avrebbero potuto progredire in questo ambito, perché è qualcosa che porta molti vantaggi e che connette con le giovani generazioni che propongono trasformazione e innovazione.
 
Da un punto di vista commerciale, non sarà l'unico percorso su cui ci concentreremo, ma lo consideriamo uno dei pilastri della nostra strategia, insieme al design di capi diversi e riconoscibili e alla comunicazione disruptive. Vogliamo che il terzo aspetto sia la nostra natura di azienda aperta che fa della collaborazione uno strumento chiave, competitivo e differenziante.

Uno scorcio della sede di Desigual a Barcellona - Desigual


FNW: La situazione determinata dalla pandemia ha bloccato i progetti di molte aziende, ma gliene ha anche fatti accelerare altri. In che modo ha influenzato Desigual nella realizzazione di questo progetto?
AO: Non credo che abbia avuto tanto a che vedere con la pandemia, ma piuttosto con la riflessione sui valori dell'azienda e su come promuoverli attraverso un concept di Desigual aperto.
 
FNW: Come valuta il ​​lavoro svolto dalla presentazione della nuova immagine Desigual attraverso le diverse iniziative di riposizionamento e ringiovanimento del brand?
A.O: Da 2 anni riusciamo a fermare la crescita dell'età media della nostra clientela e abbiamo ridotto di oltre due anni quella dei nostri nuovi clienti. Siamo molto soddisfatti di questa tendenza e le collaborazioni stanno giocando un ruolo fondamentale nel coinvolgere un pubblico nuovo e più giovane, attirando l'attenzione su Desigual attraverso una creatività nuova e diversa, nel rispetto dei nostri valori.
 
FNW: Queste collaborazioni aiutano a riposizionare il brand, ma che percentuale rappresentano nel fatturato di Desigual?
AO: Le collaborazioni stanno guadagnando sempre più peso, ma il grosso del fatturato continua ad essere la main collection. È certo comunque che hanno una distribuzione diversa, poiché le partnership non sono presenti in tutti i canali e sono più forti online.
 
FNW: Dopo la crescita degli ultimi mesi, a che punto è l'e-commerce di Desigual, dopo il ritorno a una certa normalità e i negozi riaperti?
AO: Nella prima metà del 2021, Desigual ha registrato una crescita delle vendite tramite i canali digitali (Desigual.com, e-tailer e vendite flash) del 42% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il peso del digitale è passato dal 28% delle vendite complessive a fine anno fiscale 2020 al 36% a maggio 2021.
 
È vero che, da quando c'è stata un'apertura più massiccia, i traffici digitali non crescono più allo stesso ritmo del periodo della pandemia, ma continuano a mostrare un'evoluzione molto positiva.
 
FNW: Qual è la sua valutazione sui risultati dell'azienda negli ultimi mesi e quali sono le sue previsioni per l'anno in corso?
AO: Abbiamo perso molti soldi nel 2020. Quando abbiamo presentato i risultati, il nostro obiettivo per il 2021 era tornare in territorio positivo. La quarta ondata della pandemia è stata più dura di quanto ci aspettassimo e abbiamo trascorso i primi 5 mesi dell'anno con quasi il 50% della rete di distribuzione chiusa, ma manteniamo l'obiettivo di tornare in equilibrio quest'anno. È vero però che la quinta ondata sta tornando a incidere sul traffico dei negozi in un momento tanto delicato come quello dei saldi.

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