Pubblicato il
4 lug 2009
4 lug 2009
Al via le sfilate parigine di haute couture
Pubblicato il
4 lug 2009
4 lug 2009
PARIGI, 4 LUG - Le collezioni di haute couture in passerella a Parigi dal 6 all'8 luglio vedranno protagoniste ventidue collezioni di altrettante maison, quasi tutte ormai impegnate soprattutto nel pret-a-porter (altre sfilate, altre date), ma che non rinunciano al fascino dell'alta moda, culla di artigianalità oltre che veicolo pubblicitario.
![]() Haute couture Christian laroix estate 2009 - Foto : Pixel Formula |
Tra le case più note, Christian Dior, Chanel , Christian Lacroix, Givenchy, Jean Paul Gaultier, Valentino, Armani Privé, Elie Saab, Franck Sorbier. Negli ultimi anni il numero delle passerelle e delle giornate a loro dedicate è decisamente diminuito, eppure tutte le maison spiegano che esiste una clientela per l'alta moda (i paesi delle grandi e recenti ricchezze, ma non solo), che non è un settore in perdita, che é un volano di immagine.
![]() Haute couture Christian Dior estate 2009 - Foto : Pixel Formula |
E che ci sono tante giovani ricche desiderose di capi unici e straordinari, magari per le nozze o per un solo ballo. E che questo accade perfino - pare - nei periodi di crisi. L'alta moda francese è un ristretto club con 11 soci effettivi (alcuni non sfilano più o non tutte le stagioni), 4 membri affiliati (tra questi Valentino, Armani e Margiela), e una quindicina di invitati per meriti. Il tutto è ufficialmente definito e regolato a livello governativo perché i francesi sono un po' statalisti, anche nella moda.
Il problema è che tutto questo mondo, quasi religiosamente difeso e protetto dalla incombente volgarità (peraltro spesso coltivata dalle stesse maison quando scendono dal piedistallo e producono il pret-a-porter), non riesce a creare una nuova immagine di eleganza, un'icona di stile. I riferimenti, i modelli da copiare, ormai sono altri, e a crearli è più la moda 'bassa' che quella 'alta'.
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