Ansa
22 lug 2013
Al mare e in città la rivincita delle curvy
Ansa
22 lug 2013
Non chiamatele taglie forti, tutto dipende dai punti di vista o dal paese da cui si guardano le forme delle donne. Ad esempio, se in Italia alcune boutique non offrono collezioni sopra la taglia 46, negli Stati Uniti invece la taglia media è proprio la 46. Una fetta di mercato certamente non trascurabile.
E così, dopo campagne per sensibilizzare al tema, copertine patinate con modelle XXL e messaggi contro l'anoressia, il mondo della moda si sta muovendo con proposte 'vere' per soddisfare le esigenze delle donne formose.
All'estero sono già partite diverse iniziative, soprattutto in vista dell'estate, quando occorre prepararsi alla prova costume. In effetti c'è un assunto da sfatare: non è vero che le donne formose sono disinteressate alla moda e soprattutto al beachwear, anzi sono compratrici attente, informate e vogliono avere la possibilità di fare shopping cosi come le taglie 'petit', detto alla francese.
Da cinque anni a New York le signore dalle forme morbide hanno una settimana della moda dedicata esclusivamente a loro. È la Full Figured Fashion Week, organizzata da DeVoe Signature Events dal 17 al 22 giugno.
Quest'anno sono aumentati i brand in passerella ed è stato lanciato il blog Curvy and the City ChicNess, in cui scrivono blogger esperte del settore. In Svezia invece la catena di negozi Ahléns è stata una delle prime ad adottare i manichini curvy per presentare le nuove collezioni di intimo e beachwear. O meglio le boutique hanno esposto sia i manichini taglia 40 che quelli 46, democraticamente.
In effetti la Svezia è uno dei paesi che più si è impegnato per la democratizzazione della moda, con marchi come H&M, COS e l'ultimo nato & Other Stories. Proprio il colosso svedese ha scelto la cantante formosa Beyoncè come volto della linea beachwear e da qualche stagione propone la linea H&M+, abiti e costumi per taglie comode. Volto di questa linea è la modella Jennie Runk, il cui fisico ricorda più che altro quello delle icone degli anni '50 e '60. Esemplari di bellezza che al tempo rispondevano al nome di maggiorate, e non taglie forti.
Oggi questo canone di bellezza è interpretato da diverse donne celebri: dalla cantante Adèle alla voce soul Beth Ditto, dall'attrice del momento Rebel Wilson fino alla tennista Serena Williams dalle curve muscolose.
Anche le modelle plus-size diventano sempre più icone fashion: la giovane Kate Upton vanta una copertina su Vogue Brasil di luglio, mentre l'australiana Robyn Lawley ha appena lanciato una linea di costumi da bagno. Non modelli castigati e colori scuri per 'snellire', bensì bikini con push up e mutanda alta in colori e fantasie sgargianti. In Gran Bretagna invece la formosa Gemma Collins, divenuta popolare grazie ad un reality, ha lanciato una linea di abbigliamento e aperto una boutique dedicata esclusivamente alle taglie dalla 48 in su. All'inaugurazione la Collins aspettava gli ospiti sulla porta con una lavagnetta in mano con su scritto "If you're thin you're not getting in", ovvero "Se sei magra non entrare". Provocatorio o discriminatorio? Quel che è certo è che per una volta accade il contrario, le curvy snobbano le skinny, e allora forse è una rivincita concessa.
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