Adnkronos
8 ago 2013
Advertising online: il live tracking sa che spot guardi in tv
Adnkronos
8 ago 2013
Internet e tv, insieme nel nome della pubblicità. Lo spot televisivo può infatti funzionare da lancio, spingendo il telespettatore ad indossare i panni del cybernauta ed approfondire sul web la conoscenza del marchio o del prodotto reclamizzato.
Una possibilità nuova, data da una tecnologia di live tracking, messa a punto da una startup tedesca, la Wywy, che permette di 'segnalare' in automatico quando uno spot va in onda in tv.
Informazione che un sistema di ACR (automatic content recognition), denominato LiveAd Analyze, gira alla At Internet, azienda operante nel campo del web analytics. In tempo reale sono messe in relazione le attività su internet successive a un determinato spot: una serie di informazioni sul traffico nei siti con quei prodotti in vendita, ricerche sui motori collegabili allo spot, acquisti nei siti di e-commerce, etc.
Andreas Schroeter, Co-founder and Managing Director of wywy, spiega così la sincronizzazione tra tv e pubblicità online: "Ogni anno cifre ingenti vengono investite per fare pubblicità in tv, con la speranza che i telespettatori si ricordino dello spot quando faranno shopping." "Ora -aggiunge Schroeter- grazie alla campagna integrata, multicanale, oltre allo spot, all'utente viene offerta immediatamente la possibilità di interagire con il prodotto".
Il ROI (Ritorno Sull'Investimento) vero giudice del valore del lavoro pubblicitario, è così più facilmente calcolato, grazie alle operazioni internet fatte da chi ha visto lo spot. Il live tracking, offre infatti dati immediati in termini di conversion e acquisti online del prodotto.
Tra le prime aziende a lavorare con questo tipo di campagne la Windeln.de, attiva nell'ecommerce di prodotti per bambini. Una scelta, quella di mettere insieme tv e internet, che dalla casa tedesca viene ritenuta di grande forza. Primo perché permette di tagliare i costi tradizionali e di evitare sprechi: "Grazie alle informazioni in tempo reale sul gradimento del prodotto che arrivano dal web possiamo ritarare senza problemi il nostro marketing", spiega Oliver Zenglein, manager delle vendite: "Inoltre possiamo calcolare con precisione l'efficacia delle proposte commerciali".
Dal web i pubblicitari ricaveranno informazioni preziose sulle abitudini e i comportamenti dell'utente, che ha appena visto quella pubblicità sul grande schermo.
Secondo gli ultimi dati IAB in Italia una persona su due guarda la tv online e ben 11 milioni sono i telespettatori che compiono online azioni collegabili al programma che stanno guardando sul piccolo schermo.
E' la via del multicanale, che mette insieme tv, laptop, smartphone, tablet. Quella che viene chiamata second screen experience e che vede i creativi della pubblicità in campo per sfruttare la nuova frontiera.
Uno spot, potendo agire anche sul secondo canale, può diventare interattivo, sul telefonino per esempio, con contenuti come premi, coupon, concorsi, giochi sviluppati per il mobile. E magari finire nel calderone dei social, da Facebook a Twitter, miniere per i pubblicitari che su questi utenti condurranno sondaggi e attività di e-commerce.
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