Pubblicato il
5 mag 2011
5 mag 2011
Adidas fa il botto nel primo trimestre
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5 mag 2011
5 mag 2011
Adidas è in un ottimo momento. Nel corso del primo trimestre, il produttore tedesco di articoli sportivi ha ottenuto un incremento del proprio giro d'affari del 22%, a più di 3,2 miliardi di euro, per un utile prima delle imposte di 285 milioni (+17%).
Il più grande negozio al mondo del brand è stato aperto a Pechino |
A tasso di cambio costante, l'aumento è stato del 18%. Tutte le Regioni e le categorie di prodotto sono in crescita. Il gruppo (Adidas, Reebok, TaylorMade) ha fatto registrare un incremento delle vendite in Europa (che così hanno superato il miliardo) del 14%. "Sul Vecchio Continente, abbiamo ottenuto un buon primo trimestre e questo particolarmente sui mercati-chiave, che sono la Germania e la Francia", ha commentato Herbert Hainer, CEO del gruppo. In Cina, le vendite sono cresciute del 36%, a 284 milioni. In America Latina e in Nordamerica, gli incrementi sono stati rispettivamente del 15% e del 26%. Solo la regione Asia (eccezion fatta per la Cina) ha ottenuto un aumento ad una sola cifra e questo a causa delle difficoltà riscontrate in Giappone, a seguito del terremoto e del conseguente tsunami. "In Giappone, alcuni nostri partner hanno chiuso i loro negozi e al momento sul posto abbiamo anche quattro nostre succursali chiuse", prosegue il patron.
Le vendite del marchio Adidas sono progredite del 18%. I settori "Sportstyle" e "Performance" hanno conosciuto rialzi rispettivamente del 27% e del 15%. "Neo", che punta ai giovani inserendosi nella fascia di prezzo e proposte di H&M o Zara, in tempi piuttosto rapidi dovrebbe essere sviluppato in Europa e aprire anche vari negozi insieme a diversi partner. Per l'anno nel suo insieme, la direzione ha rivisto verso l'alto le sue previsioni in termini di fatturato e punta su una crescita compresa tra il 5 e il 10%. Riguardo alle previsioni sul risultato, queste non sono state modificate. Gli aumenti dei costi delle materie prime e dei salari in Cina pongono incertezze e questioni. "Aumenteremo i prezzi di vendita in modo selettivo e su tutti i segmenti di prodotto. La pressione [che stiamo subendo] non ricadrà sui prezzi", conclude Herbert Hainer.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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