Pubblicato il
15 ago 2012
15 ago 2012
Adidas cresce, Reebok cala
Pubblicato il
15 ago 2012
15 ago 2012
Ottimi dati economici per Adidas. Il produttore tedesco di articoli sportivi, nel secondo trimestre 2012 ha ottenuto un incremento delle vendite del 7% (a tasso di cambio costante), a 3,5 miliardi di euro, e dell'11%, a 7,3 miliardi di euro, sui primi sei mesi dell'esercizio. Una bella performance per l'azienda tedesca, il cui utile netto è cresciuto del 18% nel secondo trimestre (dato che contrasta con Puma e il suo utile netto calato del 30% e con Nike e i suoi profitti anch'essi calati), intaccata tuttavia da un brusco calo delle vendite di Reebok.
Lewis Hamilton per Reebok |
In effetti, se le vendite di Adidas sono state in aumento dell'11,4%, a 2,6 miliardi, nel secondo trimestre e del 13,6%, a 5,5 miliardi di euro, nella prima metà dell'esercizio 2012, quelle di Reebok sono molto calate. Il marchio che il gruppo Adidas ha comprato nel 2005 ha infatti registrato una diminuzione delle vendite del 26,2%, a 336 milioni di euro, sul secondo trimestre e del 16,4% sui primi sei mesi d'esercizio, a 787 milioni di euro.
Un ribasso nettissimo, motivato soprattutto da un caso di appropriazione indebita rivelato nell'aprile scorso che ha colpito la controllata indiana di Reebok. Una vicenda che ha fatto calare l'utile netto prima delle imposte ottenuto dal gruppo di quasi 125 milioni di euro e che gli costerà altri 70 milioni di euro di riorganizzazione. E non è tutto: Reebok soffre anche dei pessimi risultati in America Latina e della perdita del suo contratto con la lega professionistica statunitense del football americano (NFL), mentre il mercato delle calzature di «toning», che è stato alla base del periodo d'oro del brand, è in notevole declino.
Inoltre, come sottolinea Robin J. Stalker, il direttore finanziario del gruppo Adidas, al contrario della stessa Adidas, Reebok ha beneficiato molto poco o non ha beneficiato affatto dell'impatto positivo di Euro 2012 e dei Giochi Olimpici appena conclusi, perché poco impegnatovi.
Reebok ha comunque registrato dei buoni risultati nei Paesi emergenti, così come in Russia e in Corea del Sud.
Sarah Ahssen (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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