Adidas abbandona i dispositivi indossabili a favore delle app
Adidas America è uscito dal mercato dei dispositivi indossabili (wearables) dopo aver annunciato che chiuderà la divisione ‘Digital Sports’, che in precedenza realizzava prodotti che utilizzano la tecnologia GPS, come orologi per la corsa, fitness tracker, abbigliamento e calzature intelligenti.
La divisione americana della compagnia ristrutturerà la sua attività nei dispositivi indossabili, non facendola più funzionare come una divisione separata e focalizzandosi invece sull'integrazione dell'esperienza digitale nei prodotti del marchio, molto probabilmente tramite app e software. I cambiamenti potrebbero portare ad una ristrutturazione che interesserebbe oltre 70 posti di lavoro, sebbene Adidas abbia dichiarato di aver intenzione di riassegnare quei dipendenti ad altre mansioni.
Un portavoce di Adidas ha affermato che l'azienda ha ridefinito la propria attività digitale per integrare "il digitale in tutte le aree del business", aggiungendo che il brand "continuerà a far crescere il [suo] business digitale, ma in modo più integrato".
La divisione ‘Digital Sports’ è stata sciolta e ora ai suoi membri è stato affidato il compito di aiutare Adidas a raggiungere l’obiettivo di diventare la prima azienda di abbigliamento sportivo fast fashion.
Il team, che comprendeva scienziati, ingegneri, progettisti dell'esperienza utente e sviluppatori di algoritmi, aveva precedentemente gestito la piattaforma miCoach e i prodotti correlati.
Con la rimozione della divisione ‘Digital Sports’, Adidas probabilmente si rivolgerà alla sua infrastruttura esistente di app. Nel 2015, l’azienda tedesca ha comprato Runtastic, che vanta 70 milioni di utenti, per 240 milioni di dollari (oltre 203 milioni di euro). Inoltre ha rilanciato la app Adidas, che utilizza l'intelligenza artificiale per offrire un’esperienza d’acquisto migliore.
Mentre Adidas (che questo mese, per bocca del CEO Kasper Rorsted, ha comunicato di prevedere un grosso incremento della vendita di maglie da calcio in occasione della Coppa del Mondo 2018 in Russia, nella quale sarà l’unico brand a sponsorizzare così tante squadre, ben 11) continua a ridefinire la propria strategia, il suo business nei dispositivi indossabili ha intrapreso un percorso simile a quello di Nike e Under Armour, passando dalla realizzazione di attrezzature ai software. Sia la “Fuelband” di Nike che la “HealthBox” di Under Armour sono state ritirate dal mercato in favore dello sviluppo di app, nel tentativo di forgiare un rapporto più significativo con il consumatore come utente.
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