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Addio a Henri Bendel, icona dello shopping newyorchese

Di
Ansa
Pubblicato il
15 nov 2018

Requiem per Henri Bendel: l'iconico department store famoso per aver fatto conoscere Coco Chanel alle americane, chiuderà i battenti in gennaio dopo aver vestito per 123 anni le donne della buona società newyorchese.

Facebook/Henri Bendel


L'addio in agrodolce per l'ennesima vittima celebre dell'e-commerce è cominciato, nonostante manchi oltre un mese a Natale, con l'inaugurazione della vetrina delle feste in buon anticipo rispetto a Saks, l'altro dirimpettaio sulla Quinta Strada. Champagne, gelato di Magnolia Bakery, la pasticceria preferita di Sex and the City, cioccolata calda con i marshmallows, l'epitome del confort food quanto basta per dimenticare che la fine è dietro l'angolo, sono stati offerti a invito per celebrare l'ultima collezione di borse e accessori Bendel: negli ultimi anni, da quando la catena era passata di mano a L Brands, nel negozio non si vendevano più vestiti.

Oltre al flagship su Fifth Avenue, occupato dal 1990, in gennaio chiuderanno gli altri 22 negozi negli USA. La decisione era stata annunciata in settembre dalla parent company a cui fa capo anche la catena di lingerie Victoria's Secret: "Dobbiamo concentrarci su marchi che hanno maggiore potenzialità di crescita", aveva detto il CEO, Les Wexner.

Henri Bendel era un cappellaio della Louisiana che nel 1895, arrivato a New York, aveva conquistato la buona società vendendo nel primo negozio a Greenwich Village abbigliamento di lusso, borse e cosmetici. Con l'espansione residenziale di Manhattan verso Central Park, anche Bendel si spostò a Nord, diventando il primo department store a organizzare sfilate "in house", il primo a introdurre le vendite di fine stagione e il concetto delle boutique dentro il negozio. Le shopping bag e le cappelliere a strisce marroni e bianche diventarono presto uno status symbol e negli anni '60 un giovane artista di nome Andy Warhol diventò l'illustratore della casa.

Non è chiaro cosa succederà adesso all'iconica location sulla Quinta, nel cui caffè veniva servito un leggendario "high tea" con vista sullo shopping: tra i pezzi forti degli spazi ricavati dagli ex edifici Coty e Rizzoli ci sono una scenografica scalinata ovale e le vetrate Art Nouveau disegnate da Rene Jules Lalique. Ma non c'e dubbio che sia il nuovo segno della fine di un'epoca: solo poco mesi fa Lord and Taylor ha venduto la sua sede sulla Quinta al colosso degli uffici flessibili WeWork. Intanto Sears è in bancarotta. Gump's, che per generazioni era un punto di riferimento per le elite di San Francisco, ha fatto un'asta da Chapter 11. Sulla Fifth Avenue restano Saks e Bergdorf's Goodman, ma il valzer degli addii era già cominciato negli anni Ottanta con Bonwit & Teller: demolito per la costruzione della Trump Tower assieme ai bassorilievi Art Deco che erano stati promessi al Metropolitan Museum di New York.

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