Acqua di Parma: viaggio a Roma per scoprire il nuovo volto della sua gamma maschile
Nel cuore di Roma, Piazza di Spagna attira i turisti venuti a passeggiare sui gradini che la collegano alla chiesa di Trinità dei Monti. È in questa cornice che si trova il negozio romano del profumiere Acqua di Parma. Nel mezzo di questo ‘scrigno’ in marmo bianco, dove spiccano le colonie con le quali il marchio italiano si è costruito il proprio successo, una donna, con le sue mani agili, realizza i pennelli da barba firmati Acqua di Parma. Solitamente all’opera nel laboratorio toscano più che nel negozio romano, l’artigiana e il suo capo sono stati spostati nello store per una giornata: il tempo necessario per dimostrare il loro know-how e rispondere alle domande di una manciata di giornalisti francesi invitati lo scorso febbraio da Acqua di Parma a scoprire la nuova versione della sua linea di prodotti per la rasatura maschile chiamata “Barbiere”.
Lanciata nel 2006 con sei prodotti, la gamma che arriva in Francia (nella rete selezionata e nella boutique di Parigi, ndr.) ha raddoppiato la sua portata, proponendo uno shampoo, un siero e una crema modellante per la barba (da 34 a 44 euro). “La richiesta di prodotti per la cura dell’uomo aumenta. È anche per questo motivo che abbiamo lavorato per arricchire l’universo di Barbiere”, spiega Laura Burdese la CEO di Acqua di Parma. E per aderire meglio al DNA del marchio, i prodotti hanno lasciato da parte la tonalità marrone delle confezioni passando al giallo, l’emblematico colore storico di Acqua di Parma, mentre le formule sono state profumate con le note di “Colonia”, il suo profumo signature e best seller, nato nel 1916 a Parma.
Acqua di Parma, che l'anno scorso ha interrotto con discrezione la produzione della linea di skincare rivolta alle donne “Italian Resort”, realizza oggi il 55% delle sue vendite mondiali con i prodotti maschili. Il marchio, che oggi ha sede a Milano, intende capitalizzare sul mercato della cosmetica maschile, che dovrebbe raggiungere un fatturato di 60,7 miliardi di dollari nel 2020, ovvero 51,4 miliardi di euro, triplicando il suo volume d’affari rispetto al 2015.
E per coccolare questa clientela maschile, Acqua di Parma rafforza la propria offerta di servizi. Come nel negozio di Roma, dove, in uno spazio appartato, lavora un barbiere d’alta gamma (un servizio su appuntamento proposto anche nei negozi del marchio di Dubai, Miami e Milano), il negozio parigino del brand, situato in rue des Francs-Bourgeois 6, si prenderà cura anche della rasatura degli uomini dal prossimo aprile. Un servizio che in questo caso sarà gestito da un partner, il salone La Barbière de Paris.
Ceduto nel 1993 da un trio d’imprenditori italiani composto da Diego della Valle (Tod's), Luca di Montezemolo (presidente della Ferrari) e Paolo Borgomanero (La Perla) al gruppo LVMH, Acqua di Parma fa ora parte della divisione ‘Profumi & Cosmetici’ del colosso francese del lusso. Con Guerlain, Parfums Christian Dior e Make Up Forever, la divisione ha registrato nel 2018 un giro d’affari di oltre 6 miliardi di euro. E anche se LVMH non comunica il dettaglio delle performance dei suoi marchi, Acqua di Parma starebbe sperimentando da molti anni una crescita in doppia cifra.
Oltre ai suoi negozi di Milano, Roma, Parigi, Miami, Dubai e alla Barberia permanente a Selfridges a Londra, Acqua di Parma è presente in circa 2.000 punti vendita nel mondo. Il marchio milanese, che oggi realizza il 65% delle vendite nella regione Europa e Medio Oriente, punta anche su uno sviluppo in Cina per incrementare la crescita. “Abbiamo già due negozi lì e prevediamo di aprirne altri quattro quest'anno”, precisa Laura Burdese.
Acqua di Parma prevede anche delle nuove aperture in Europa e nel mondo con un nuovo concept di negozio, concepito per invitare il pubblico a vivere "lo stile italiano".
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