La casa di moda statunitense Abercrombie & Fitch ha registrato un utile netto di 6,5 milioni di dollari (5,9 milioni di euro) nel suo terzo trimestre fiscale, che si conclude ai primi di novembre, pari ad un calo del 72,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. "I buoni tempi negli Stati Uniti sono stati compensati da sfide in molti dei nostri mercati internazionali chiave, oltre che da un ambiente operativo complicato", ha spiegato il CEO, Fran Horowitz.

Le vendite nette si sono attestate a 863,5 milioni di dollari (783,7 milioni di euro), con un aumento dello 0,3%, mentre il costo dei prodotti venduti è salito a 344,5 milioni di dollari (312,7 milioni di euro), con un aumento del 3,3%. Per quanto riguarda le altre spese, il costo dei negozi e della distribuzione si è attestato a 377,7 milioni di dollari (342,8 milioni di euro), con un aumento dell'1,6%, mentre le spese generali, amministrative e di marketing sono diminuite del 2,6%, attestandosi a 114,1 milioni di dollari (103,6 milioni di euro).

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Nei primi nove mesi dell'esercizio di Abercrombie & Fitch nel suo complesso, l'azienda ha registrato una perdita netta attribuibile di 43,8 milioni di dollari (39,8 milioni di euro), quasi il doppio dei "dati rossi" dello stesso periodo dello scorso anno, dopo un aumento dello 0,2% del fatturato netto a 2.438 milioni di dollari (2.212,6 milioni di euro).