Reuters
Gianluca Bolelli
4 mar 2021
Abercrombie & Fitch ottimista grazie alle vendite online
Reuters
Gianluca Bolelli
4 mar 2021
Nel primo trimestre, Abercrombie & Fitch prevede vendite superiori alle attese degli analisti. Cifre basate su un balzo delle vendite online di maglioni, t-shirt e tute.

L’azienda, la quale ha annunciato che riprenderà l’acquisto di azioni proprie, ha anche beneficiato di prezzi più elevati del solito durante le feste di fine anno, grazie a promozioni limitate e ad un inventario ridotto.
Rivolta principalmente ai millennials, la griffe ha siglato partnership con le influencer su TikTok Charli e Dixie D’Amelio e ha rafforzato i propri investimenti nelle vendite online per contrastare il calo delle presenze nei negozi e approfittare del passaggio dei consumatori all’e-commerce durante la pandemia.
Il marchio ora punta su un incremento delle vendite del 30-40% nel primo trimestre. Gli analisti, invece, avevano stimato un aumento del 32,8%, a 644,62 milioni di dollari (533,75 milioni di euro).
La richiesta di articoli di loungewear e il successo della linea di activewear Gilly Hicks hanno determinato un aumento del 34% delle vendite online. Nel corso dei vari lockdown, il criterio del comfort ha acquisito una posizione centrale nell'acquisto di capi d’abbigliamento.
“I nostri centri di distribuzione sono rimasti in funzione e ci hanno permesso di soddisfare la domanda dei nostri clienti in tutto il mondo attraverso la vendita online, il che ha permesso di compensare in parte le perdite dovute alle chiusure temporanee dei negozi”, spiega la CEO Fran Horowitz.
Le vendite du A&F sono diminuite del 5% lo scorso trimestre. La società con sede in Ohio ha messo in atto una strategia di riduzione dei costi attraverso una diminuzione dei salari, la sospensione dei dividendi e la chiusura di 137 boutique lo scorso anno, tra le quali 8 flagship. Oggi il marchio vuole privilegiare spazi più piccoli e recentemente rinnovati.
Elementi eccezionali esclusi, la società statunitense ha generato un utile di 1,50 dollari (1,24 euro) per azione nel quarto trimestre, superando le stime degli analisti di 1,22 dollari (1,01 euro) ad azione.
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