11 nov 2014
Abercrombie & Fitch in difficoltà nell'ultimo trimestre
11 nov 2014
Abercrombie & Fitch è in difficoltà nell'esercizio 2014. Il team direttivo del gruppo statunitense ha annunciato in questi ultimi mesi l'adozione di alcuni provvedimenti per tentare di tornare in carreggiata, ma per essere efficaci queste misure richiedono tempo, e intanto le vendite del gruppo stanno continuando a crollare.
Tanto che l'azienda americana ha dovuto comunicare i suoi dati prima della presentazione dei risultati trimestrali, inizialmente prevista all'inizio di dicembre. Negli ultimi tre mesi d'esercizio, chiusi il 1° novembre, Abercrombie & Fitch ha visto calare le vendite del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a 730 milioni di euro (911 milioni di dollari USA).
In comparabile, le sue vendite si sono contratte del 10%, con una diminuzione del 7% sul mercato di casa e del 15% all'estero. Le sue vendite dirette ai consumatori calano dell'8%.
“Chiaramente, siamo delusi dai nostri risultati del terzo trimestre”, ammette Mike Jeffries, il CEO del gruppo, in un comunicato. “La continua debolezza del traffico in negozio è la prima causa della fiacchezza delle vendite, in particolare in Europa, dove il contesto economico mostra ancora dei segni di rallentamento. In più, il declino delle vendite dei nostri prodotti con grandi loghi ha pesato molto sui dati, tanto che stiamo continuando a ridurre questi tipi di articoli dal nostro assortimento per rispondere alle richieste dei clienti. Nel trimestre, le vendite di Hollister in comparabile, trascinate verso il basso dalle vendite in comparabile in Europa, continuano ad essere inferiori a quelle di Abercrombie & Fitch”.
Un segno di debolezza manifestato nel Vecchio Continente quando invece, ancora pochi trimestri fa, si pensava che lo sviluppo internazionale avrebbe permesso al gruppo di rilanciarsi. Tuttavia, non tutto è negativo. Sebbene il gruppo abbia visto poche maglie a collo alto e t-shirt grafiche uscire dai suoi store, A & F si pregia di mettere in risalto le ottime vendite di vestiti e jeans.
A lungo temine, secondo le parole di Mike Jeffries, A & F intende darsi “una struttura di marca, realizzare degli investimenti strategici in Asia e nelle vendite dirette ai consumatori, allineando meglio il nostro assortimento al loro gusto e reimpegnandosi in iniziative riguardanti l'ideazione dei negozi e la commercializzazione".
Il gruppo continuerà anche a chiudere i negozi meno performanti negli USA e a ridurre le spese. Inoltre, indica en passant di avere ridotto i costi di magazzino del 20%. Comunque, Abercrombie & Fitch non è certo che queste misure permettano di rassicurare gli azionisti e gli addetti ai lavori sul potenziale di ripresa a medio termine dei suoi marchi.
Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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