Ansa
15 gen 2016
A Pitti Uomo 89, l'Alice di Marco De Vincenzo
Ansa
15 gen 2016
E' una sorta di Alice nel Paese delle Meraviglie, la creatura che lo stilista messinese Marco De Vincenzo ha reso protagonista della sua performance artistica in scena al Teatro Niccolini di Firenze, il più antico della città, visto che venne costruito nel 1650, chiuso 20 anni fa e riaperto da appena una settimana.

Con l'installazione In-Lusionem, realizzata dal designer - ospite d'onore per il womanswear di Pitti Uomo 89 - assieme al suo amico artista-performer Patrizio Tra
Li indossano cinque manichini, con occhi di glitter e ciglia ad ali di farfalla, che per un gioco di specchi e luci sembrano un esercito. "Questa mostra di abiti che non andranno in vendita - spiega lo stilista- è un omaggio alla Toscana per il lavoro fatto sulla pelle che ha fatto impazzire il mio team per la difficoltà d'intagliare i rombi di nappa. Anche la tecnicità delle lavorazioni che vedete nei sei modelli in mostra in galleria, tutti in organza lavorata a effetto pelliccia e frange, un mio must, fa parte dei miei tanti lati. Questa é una storia di moltiplicazione di moduli, di gioco di illusioni".
"E' un po' Alice nel Paese delle Meraviglie perché gli abiti sembrano esistere per un'illusione" aggiunge Travagli. Classe 1978, il designer che ricopre il ruolo di leather goods design director per Fendi, con cui collabora da oltre 15 anni, ha creato nel 2009 il suo marchio e nel 2014 é entrato a far parte del gruppo LVMH. "Il gruppo mi supporta ma mi lascia piena autonomia - rivela - tanto che a febbraio lancerò la mia prima linea di borse e calzature". De Vincenzo è stato scoperto con il concorso Who is on next? in una delle prime edizioni nella capitale.

"Fendi è un posto magico, dà credibilità a chi ci lavora. Roma ha ritmi lenti e i suoi difetti, ma non puoi fare a meno di amarla. Ce lo dicevamo con Frida Giannini, Alessandro De Michele (Gucci), Pier Paolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri (Valentino), tutti romani. Se ci sfilerei? dev'essere la città a darti l'opportunità".
Oggi De Vincenzo è considerato uno dei migliori talenti italiani a livello mondiale, per la contemporaneità della sua visione e la silhouette leggibile, segnata dal colore, delle sue collezioni femminili. E diverse maison francesi oggi hanno la poltrona di direttore creativo vuota. "Se mi chiamassero da Dior? Certo che ci andrei? Di corsa".
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