A Parigi, Maison Margiela esalta la giovinezza e una moda vitale
La Fashion Week di Parigi continua a riservarci delle belle sorprese, come le creazioni vitali e fantasiose di John Galliano svelate lunedì per Maison Margiela. Per la primavera/estate 2022, il direttore artistico della maison ha pensato a una riconnessione con la natura. Ma tale proposito è meno semplice di quanto sembri, soprattutto quando si tratta di osservare "i desideri di una nuova gioventù utopica nell'era dell'emergenza".

Il film che presenta la nuova collezione "Co-Ed" (ovvero la linea di prêt-à-porter, mentre la linea couture si chiama Artisanal), è stato realizzato, a partire da un'idea dello stilista, da Olivier Dahan (La Môme, Grace de Monaco), che aveva già firmato per Margiela la precedente opera dedicata alla couture. Il video si presenta come una serie di quadri in un montaggio sincopato, dove immagini, musica e scene surreali si scontrano in un allestimento in cartone realizzato con materiali riciclati.
È soprattutto la figura del pescatore a ispirare John Galliano, con minuscole barche a vela dipinte sui bottoni. Lo stilista propone look giocosi con berretti con cappuccio o cappelli da pesca in cotone, borse a forma di secchiello, top e mini-shorts in denim sfrangiato da indossare con giganteschi stivali in gomma colorata. Da notare anche gli stivali Tabi in gomma riciclata, declinati negli stessi colori primari. Non mancano la salopette a vita alta con le spalline larghe o la cappa per proteggersi dalle intemperie.
Lo stilista rielabora i capi con brio, utilizzando in particolare una nuova tecnica della maison, chiamata “Essorage” (Centrifuga), che attraverso trattamenti e lavaggi con enzimi sembra lasciare i segni del tempo sui vestiti.
Qua decostruisce un loden, là lo arricchisce con inserti in denim. Il tulle colorato (giallo, blu, rosso), a volte decorato con piume multicolori, si adagia su un cappotto spigato, su gonne di panno o su abiti bianchi, con un effetto filtro. Un plaid gettato sulle spalle drappeggia il corpo come un mantello. Degli strofinacci da cucina servono come fodera per i cappotti o sono annodati intorno al collo.

Il finale della sfilata propone una serie di look più ricchi, con giovani modelle che si trasformano in cavalieri, metafora della gioventù di oggi che si trova ad affrontare un mondo molto complicato. Tra nebbia, alluvioni e atmosfere notturne, il film sembra immerso in un caos perpetuo.
Riusciranno a salvare il pianeta? Con i mezzi a disposizione, le modelle sembrano metterci tutta la loro energia e ottimismo, indossando i loro imponenti stivali delle Sette Leghe in pelle nera. Anche se le corone, di cui alcuni sono dotati, sono solo di cartone... A volte, un grosso guanto nero borchiato si infila su un solo braccio, come il guanto del falconiere, mentre l'elmo del cavaliere è trasparente, costruito con semplici pezzi di plastica.
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.