A Parigi, la stagione del menswear si apre con tante novità stimolanti, e una nuova stella
Finalmente, dopo una stagione digitale di tre giorni dell’alta moda di Parigi dove sorprendentemente si sono visti pochi abiti, la Fashion Week dell’abbigliamento maschile della capitale francese si è aperta giovedì con tantissima nuova moda stimolante. E un grande debutto parigino della neonata griffe EGONlab, che esplora con elementi artistici i codici di un'artigianalità sartoriale su misura.

Dove molte case di moda si sono concentrate su brani d'atmosfera e veloci teaser, gli stilisti di menswear hanno creato videoclip in piena regola con collezioni complete, girati con brio e caratterizzati da nuove colonne sonore vivaci. Shazam ha riconosciuto poche delle musiche dei video di giovedì, il giorno d’apertura della stagione maschile di sfilate francesi, della durata di 5 giorni e con 68 marchi in calendario.
La giornata è iniziata con prodigiosa allegria da Etudes, grazie all’inventivo trio Aurélien Arbet, Jérémie Egry e José Lamali. Una lunga carrellata di 11 minuti girata attraverso Parigi (viali verdeggianti, ripide scale a ciottoli, binari ferroviari in disuso o palazzi pieni di graffiti), fino alla zona collinare a nord della capitale. Il regista è il filmmaker indipendente Grégoire Dyer, che ha girato il filmato in stile Orson Welles nel XX arrondissement. La collezione si chiama “Yes Future”.
Il video si è aperto con camici da laboratorio bianchi oversize, cui sono seguiti voluminosi parka, camicie a righe con immagini di Keith Haring, pantaloni in denim dalle tinte acide e frizzanti completi squadrati di lana grigio chiaro indossati con gli anfibi. Inoltre, alcune fantastiche camicie patchwork con foto di uccelli e tramonti, tratte da immagini di Roe Etheridge. Che, a sua volta, ha scattato il lookbook della collezione. In una parola, streetwear artistico con immagini di un fotografo d'arte. Tutto sommato, un modo davvero intelligente di utilizzare i media digitali per presentare una collezione.
Straordinari i blazer con strisce da cricket e gli abiti in lino che abbiamo potuto ammirare da CMMN SWDN, il cui video è stato girato all'interno di uno studio completamente bianco diviso da balle di paglia. In più, camicie in pelle forata con stampe floreali Kurbits tratte dall'opera dell’artista svedese Carl Larsson e vesti da camera varsity per una dichiarazione di stile davvero cool per l'estate. Tutta la linea è stata ispirata dal tempo trascorso durante il lockdown dai due designer Saif ed Emma, che sono marito e moglie, in un cottage sulla costa svedese.
Massimo dei voti a EGONlab per un video di prim'ordine, girato in collaborazione con Kisol. Basata nel Marais, EGONlab è una delle nuove etichette più interessanti di Parigi. Il suo stile unisce vestiti da lavoro, dettagli militari e grafiche incisive, per un grande effetto finale. La loro presentazione di debutto sul programma ufficiale di Parigi – che hanno chiamato “The Myth of Renewal” – aveva una bella aria utopica, e come protagonisti tuxedo scolpiti da idolo di un matinée; gilet con imbracatura da sopravvivenza, giacche da caccia strette e camicie con stampe arcadiche. EGONlab ha anche collaborato con Sergio Tacchini per realizzare felpe da jockey e giacche da baseball rifinite con disegni di gatti a cartoni animati. Un marchio con bei colpi di design e credibilità street. Aspettatevi di sentire molto parlare di EGONlab e dei suoi due stilisti: Florentin Glémarec and Kévin Nompeix. Davvero un’ottima prima apparizione!

La mattina si è chiusa con Wooyoungmi. Il talentuoso coreano ha tuttavia presentato un video piuttosto modesto di giovani dai capelli lunghi che camminavano intorno a un palco dalle pareti rosse o che stavano in piedi su alcune sedie. Nella collezione, belle giacche doppiopetto di lana finissima, pantaloni cargo in denim con tasche applicate per gli uomini, e abiti svasati e fuori asse o maglie da esercito color kaki per le ragazze, per un effetto complessivo parso poco audace e persino troppo modesto. Forse Wooyoungmi farebbe meglio a tornare al tavolo da disegno, digitale o no…
L’inclusività era il tema di Blue Marble, con un video, girato a Parigi e dintorni, dal cast misto di eleganti skateboarder hippie. Superbe t-shirt a bottoni tie-dye; ampi pantaloni da tuta, cappotti matelassé e sensazionali camicie di seta con stampe degne di Mati Kareen. Il tutto è terminato con una marcia verso un porticciolo sul lago che sembrava un trionfo. Chic psichedelico moderno nella sua forma più attraente.
Ironia della sorte, è stato il designer più famoso del giorno - Jonathan Anderson - a mostrare l'unico teaser. O piuttosto un “fotobook” della collezione Primavera-Estate che aveva già svelato online la scorsa settimana, dal suo studio londinese nel proprio “Show in a Box” del 2 luglio. I 35 secondi odierni, invece, avevano come protagonista il fascinoso artista Carlos Maria Romero, capelli ricci e torso nudo al vento, disteso su una serie di immagini della linea, pazientemente intento ad appuntare foto, campioni di tessuto, schizzi e fiori secchi nel suo ordine personale. Tutti oggetti presi dalle scatole che J.W. Anderson aveva spedito a giornalisti e VIP la scorsa settimana. Confuso, sì, ma anche piacevole e cool.
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