A Parigi, la moda vede un futuro roseo con Lanvin e Giambattista Valli
Il desiderio di riconnettersi con il movimento e trovare un nuovo dinamismo dopo un periodo di immobilità e introspezione a seguito dello choc del confinamento e di un 2020 segnato dalla pandemia di Covid-19 caratterizza sia la collezione Autunno-Inverno 2021/22 di Giambattista Valli che quella di Lanvin.

Le ragazze Lanvin hanno voglia di divertirsi e farsi vedere, regalandosi una fuga in un grand hotel parigino. A due passi dal Trocadero, una limousine XXL le deposita allo Shrangi-La. E che la festa cominci!
Piume, cristalli, tessuti scintillanti, grandi fiocchi e abiti con lo strascico… È così che il direttore artistico della maison Lanvin, Bruno Sialelli, vede il prossimo inverno. Nel video di presentazione, le sue jet-setter si divertono a scendere i maestosi saloni dell'albergo con indosso abiti cortissimi ed eccitanti.
Cariche di shopping bags, queste fashioniste fanno innumerevoli prove di vestiti e accessori nelle loro camere, circondate da calzature e abiti di lusso. In equilibrio sul bordo di una piscina, nella loro stanza o nei grandi saloni stuccati, ancheggiano e si dimenano in giochi e danze giubilanti al ritmo della canzone “Rich Girl”, interpretata da Gwen Stefani con la rapper Eve, che fa anche una breve apparizione nel filmato.

A parte due completi monocromatici gialli e rosa e uno smoking indossato con un bustier, i pantaloni sono banditi dal vocabolario della maison in questa stagione. Gli abiti dominano, preferibilmente da sera, in versione bustino senza spalline, piuttosto corti e tagliati in tessuti brillanti e setosi (rasi da duchessa, taffetà, seta o crêpe), in tinte pastello. Lo stilista propone anche divertenti total look in falsa pelliccia di leopardo.
Enormi fiocchi costellati di pietre cadono, si trascinano o si chiudono sul lato, in abiti asimmetrici finemente drappeggiati. Le piume di struzzo, rosa cipria o blu corredino, sono dappertutto, sul collo di uno splendido cappotto, come copri-spalle o mini-cappa, sotto forma di gonna a nuvola o fluttuanti in un top, mentre stampe ispirate alle opere dell’artista pop statunitense James Rosenquist vengono riprese in una serie di abiti azzurri.
Da Giambattista Valli, la donna si sposta tra diverse epoche. In silhouette supercorte, ma chic, divora lo spazio issata su stivaletti zeppati, i capelli raccolti da un cerchietto-diadema decorato con perle.

Lo stile sexy romantico del designer, coi suoi tessuti impalpabili, gli stampati floreali e le trasparenze, si lascia deviare in questa collezione verso un certo classicismo, caratterizzato da una tavolozza a dominante black and white. Si nota soprattutto in una serie di tailleur con giacche di tweed, bottoni dorati e bordini con passamaneria, ma anche nei bianchi plastron che s’invitano in un tubino nero o in un vestito lungo con le paillette.
Giambattista Valli ha scelto in questa stagione come musa Paolina Borghese Bonaparte, la graziosa ed intrepida sorella di Napoleone, e si è anche ispirato a Villa Borghese col suo enorme parco, che lei occupò a Roma, trasformatosi in seguito in galleria d’arte.
I riferimenti allo stile Impero punteggiano con discrezione la collezione, in alcuni abiti con la vita leggermente alzata o nei décolleté ricamati con cristalli, così come nei tessuti stampati e nei ricami floreali che ricordano gli affreschi e il giardino di Villa Borghese.
Altra reminiscenza del passato, i polsini da infilare sugli avambracci, profilati a livello del gomito con un bozzolo in taffetà increspato. Con la loro forma a palloncino, trasformano qualsiasi vestito in abito d'epoca.
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