A fronte di un crollo delle vendite, il gruppo Arcadia potrebbe prendere misure drastiche
Secondo alcuni analisti, il colosso della moda Arcadia (Topshop, Miss Selfridge...) dovrebbe annunciare già da questa settimana una strategia di ristrutturazione, oltre alla vendita o alla chiusura delle sue attività al di fuori del Regno Unito.

Il gruppo britannico, che controlla Topshop/Topman, Miss Selfridge, Wallis, Evans, Burton e Dorothy Perkins, ha registrato un nuovo calo delle vendite nel corso dell’esercizio concluso a fine agosto 2018. Il giro d’affari totale è diminuito del 10,5% (del 7,5% a dati comparabili).
Secondo la stampa britannica, Arcadia avrebbe presentato il progetto ai suoi proprietari la scorsa settimana, evidenziando tali risultati di vendita. Il rapporto sottolinea inoltre che la società si augura la vendita o la chiusura delle sue attività internazionali, ampiamente in perdita.
La cosa più inquietante, è che la “star” del suo portfolio di brand, Topshop, sembra essere il freno principale alle performance globali del gruppo. Il suo flagship londinese è stato per anni una destinazione di shopping irrinunciabile, capace di attirare anche una clientela abituata agli stilisti e al lusso, oltre ai clienti più tradizionali. Ma il suo successo si è appannato negli ultimi anni.
Durante il periodo cruciale dello scorso Natale, le vendite della catena, a perimetro e a tassi di cambio costanti, è crollato del 20%: un declino piuttosto impressionante.
La società, che detiene 1.200 negozi nel mondo sotto a differenti insegne, è stata colpita anche dalla riduzione della copertura dei suoi fornitori da parte degli istituti di credito, cosa che si è tradotta nella necessità di pagare più merce in anticipo, riducendo i flussi di tesoreria. Per rimediare, le proposte di ristrutturazione includono una riduzione degli affitti del 30% in media sull’insieme del parco negozi.
L’annuncio di un piano di ristrutturazione da parte della società era atteso da tempo. Oggi, sembra imminente, visto che Arcadia ha una scadenza finanziaria importante alla fine del mese prossimo ed è quindi urgente per il gruppo raggiungere un accordo prima di quella data.
Per non parlare dell'enorme deficit del fondo pensione, che rappresenta un'ulteriore complicazione. Secondo alcune fonti, l’azienda avrebbe proposto di cedere il flagship Topshop di Oxford Circus a Londra agli amministratori dei fondi pensione, per consentir loro di dimezzare i pagamenti annuali. Ma l’edificio, il cui valore è stimato intorno ai 400 milioni di sterline, è ipotecato per 300 milioni di sterline e ciò riduce di molto il suo valore come strumento di negoziazione.
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