Reuters
Laura Galbiati
4 nov 2022
A causa di difficoltà sul mercato cinese, Canada Goose rivede le previsioni al ribasso
Reuters
Laura Galbiati
4 nov 2022
Lo specialista canadese dei parka di lusso Canada Goose Holdings Inc ha abbassato le sue previsioni finanziarie per l’esercizio in corso, poiché i lockdown e le chiusure dei negozi in Cina legati al Covid-19 pesano sull'azienda.
Gli sforzi del governo cinese per arginare la diffusione della pandemia con una politica zero-Covid hanno avuto un impatto sui distributori di abbigliamento di lusso, che hanno visto le loro vendite crollare a causa delle chiusure degli store, dell’aumento degli stock e del calo della domanda a fronte di un atteggiamento ormai più prudente da parte dei consumatori in questa regione del mondo.
Anche il gruppo del lusso Kering, così come i marchi di cosmetici L'Oréal ed Estée Lauder, hanno dichiarato che i confinamenti e le restrizioni ai viaggi in Cina hanno penalizzato i loro risultati nel trimestre. Canada Goose non ha rivelato l’ammontare dei ricavi che realizza in Cina, ma ha affermato che il 20,3% del suo giro d’affari del secondo trimestre è stato generato nella regione Asia-Pacifico.
Canada Goose ha abbassato le sue previsioni di vendita per l'anno fiscale 2023 tra 1,2 miliardi e 1,3 miliardi di dollari canadesi (da 893,25 a 967,69 milioni di euro), rispetto alla precedente stima situata tra 1,3 e 1,4 miliardi di dollari canadesi. Il gruppo ha anche rivisto al ribasso le previsioni sull'utile per azione rettificato, che passano da un margine compreso tra 1,60 e 1,90 dollari canadesi (tra 1,19 e 1,41 euro), a un margine compreso tra 1,31 e 1,62 dollari canadesi (tra 0,97 e 1,21 euro).
"La domanda di beni di lusso al di fuori della Cina, tuttavia, si è mantenuta in vista delle festività di fine anno, nonostante l'inflazione galoppante", ha rivelato a Reuters il CEO del gruppo, Dani Reiss.
"Ci aspettiamo che la progressione delle vendite riparta negli esercizi 2023 e 2024 grazie alla ripresa dell’Asia nei prossimi 12 mesi e al miglior mantenimento dei margini per i brand di abbigliamento di lusso rispetto alle aziende non di lusso", ha aggiunto Zachary Warring, analista di CFRA.
Nel secondo trimestre la società ha realizzato un utile rettificato di 22 centesimi canadesi su un fatturato di 277,2 milioni di dollari canadesi (206,32 milioni di euro), battendo le previsioni degli analisti, secondo i dati forniti da Refinitiv.
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