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Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
10 feb 2021
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A causa della chiusura dei negozi, Oxford Street è in pericolo

Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
10 feb 2021

Aziende fallite, cessioni di brand, decisioni strategiche sui negozi e calo dei visitatori: ultimamente, il futuro a breve termine dell’arteria londinese Oxford Street non sembra promettere nulla di buono, secondo quanto prevede l’organizzazione che rappresenta i retailer del West End di Londra.


New West End Company


L’imminente chiusura di Debenhams lascerà uno dei vuoti maggiori nella via: il suo flagship store, un tempo uno dei negozi più alla moda della capitale inglese, chiuderà definitivamente martedì prossimo. A due passi, il futuro dello store di Topshop, in Oxford Circus, resta incerto, mentre anche Gap e Next avrebbero l’intenzione di chiudere i battenti. John Lewis, da parte sua, convertirà una parte del suo store in uffici e sicuramente altri spazi vuoti compariranno alla riapertura dei negozi non essenziali.
 
Se numerose location finiranno per essere occupate da nomi nuovi, la New West End Company ha dichiarato al Telegraph che almeno un quinto di quella che un tempo era la strada commerciale più frequentata d’Europa sarà presto “chiuso senza speranza di ripresa” e che oltre 5.000 posti di lavoro nel commercio al dettaglio e nell'hôtellerie saranno soppressi entro la fine del lockdown.

Il quotidiano britannico cita inoltre dei dati forniti da Local Data Company, che dimostrano come alcune location della via avevano già delle difficoltà prima della pandemia: ad esempio, il civico 80 detiene il triste record del maggior numero di locatari, 14 dal 2002.  
 
Le cifre evidenziano anche che il numero di boutique generaliste in Oxford Street è aumentato del 71% tra il 2012 e il 2020, rimpiazzando spesso negozi di moda e di abbigliamento, che hanno registrato il calo più significativo di presenze nell’arteria. Il declino della moda ha è peggiorato negli ultimi due anni e gli accadimenti del 2020 e di inizio 2021 dovrebbero accelerarlo ulteriormente.
 
Il quadro però non è completamente negativo per Oxford Street. Se le presenze di visitatori nel centro di Londra sono calate dell’80% lo scorso anno, il progetto ferroviario CrossRail, che ha subito dei notevoli ritardi, dovrebbe attirare decine di milioni di persone in più quando sarà finalmente operativo. Un balzo di presenze che dovrebbe attirare locatari di qualità e contribuire alla rinascita della via.
 
Riguardo a ciò, si può aggiungere che il consiglio municipale di Westminster sta investendo milioni per migliorare l'esperienza dei visitatori di Oxford Street, anche se le numerose proposte sulla pedonalizzazione della strada non hanno ancora avuto esito positivo.

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