Pubblicato il
13 ott 2008
13 ott 2008
A Richemont non basta la scissione per far fronte alla crisi
Pubblicato il
13 ott 2008
13 ott 2008
Dopo che i suoi azionisti hanno approvato che si svincolasse dai suoi legami con l’industria del tabacco British American Tobacco (BAT), Richemont ha messo in atto un programma di ristrutturazione interna scindendosi in gruppo del lusso e società di investimento.
Orologi Vacheron Constantin, marca appartenente al gruppo Richemont |
Questa operazione potrebbe, tuttavia, non avere i risultati positivi sperati sull’andamento del titolo. Infatti, se da un lato il distacco dal BAT dovrebbe far salire il valore del titolo del 10 - 15%, dall’altro questo vantaggio potrebbero essere molto ridotto a causa dalle prospettive sempre meno rosee del settore del lusso.
Le azioni del gruppo svizzero, controllate dai miliardari sudafricani Rupert, sono scambiate ad un valore inferiore a quelle di altri società del lusso. Molti analisti sottolineano tuttavia che, a seguito del suo distacco dal BAT, più investitori, che prima non volevano investirvi per ragioni etiche, acquisteranno invece il titolo LVMH per includerlo nel loro portafoglio di lusso.
La ristrutturazione di Richemont è stata motivata da un cambiamento legislativo in Lussemburgo, dov’è quotato il gruppo. Patrik Schwendimann, analista alla Banca Cantonale di Zurigo (BCZ), ha affermato che si tratta di un passo decisivo per Richemont. Ha ricordato, inoltre, che il leader svizzero, attivo nei settori dei media, del tabacco e del lusso, si è lentamente rinforzato in quest’ultimo grazie alle acquisizioni di orologi prestigiosi quali Vacheron Constantin, Jaeger-LeCoultre, IWC e A.Lange & Soehne.
Di Elena Passeri (Fonte: Reuters)
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