Adnkronos
27 nov 2018
A Prato la seta e la lana secondo l'ingegno di Leonardo
Adnkronos
27 nov 2018
Dal 16 dicembre fino al 26 maggio 2019 il Museo del Tessuto di Prato ospita la mostra "Leonardo da Vinci, l'ingegno, il tessuto", che evidenzia l'interesse, la sensibilità e l'ingegno dell'artista-scienziato del Rinascimento nello studio e nella messa a punto di dispositivi e macchine per la produzione di tessuti, una delle attività economiche preponderanti del suo tempo.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato in collaborazione con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e il Museo Leonardiano di Vinci e si avvale del patrocinio e del contributo del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. La mostra è un efficace strumento di comprensione e divulgazione dei progetti leonardeschi attraverso ricostruzioni 3d, apparati multimediali e modelli in scala, e anche un'occasione per valorizzare l'importanza dell'ingegneria meccanica applicata all'industria tessile, elemento che la collega saldamente alla vocazione meccanotessile italiana e più in particolare alla storia del distretto pratese.
Il distretto pratese opera senza soluzione di continuità da oltre 9 secoli e ancora oggi rappresenta la realtà produttiva del settore tessile-abbigliamento più estesa d'Europa, sia per numero di addetti (circa 35.000), che di aziende (circa 6.500). Nel distretto pratese, peraltro, opera anche un nucleo di imprese di eccellenza del settore meccanotessile.
Il percorso espositivo si apre con una prima sezione con le riproduzioni in grande scala di alcuni dipinti di Leonardo. I ritratti e soggetti religiosi presenti in mostra vengono letti con un taglio nuovo e inusuale per mettere in luce gli studi leonardeschi sul panneggio e le sue osservazioni per una migliore restituzione in pittura della consistenza delle stoffe e del movimento delle pieghe secondo i diversi tipi di tessuto. Dai dipinti emerge inoltre l'attenzione alla decorazione delle vesti interpretata dai celebri ''nodi'' che testimoniano ulteriormente il suo approccio ''universale e filosofico'' alla natura. Il visitatore sarà inoltre accompagnato nella visita da un'istallazione sonora creata da Giorgio Ferrero e Rodolfo Mongitore della Minus&Plus, ispirata a un immaginario spartito ideato a partire dai progetti di Leonardo degli strumenti musicali. La ciclicità della composizione è un richiamo ai motori, alle ripetizioni, ai meccanismi circolari al nodo vinciano, mentre nella concretezza del suono sordo dei legni risuona la materia prima alla base delle invenzioni.
Nella seconda sezione della mostra, uno scenografico allestimento evoca i meccanismi delle ruote dentate presenti nei disegni di Leonardo e introduce al tema degli studi sui dispositivi e sulle macchine. Si tratta di tre studi che durante il soggiorno milanese, oltre alla meccanica, ingegneria e architettura sono stati dedicati al settore tessile, industria che in ambito lombardo - grazie alla corte dei Visconti e poi degli Sforza - conosce nel corso del Quattrocento un significativo sviluppo. Un primo multimediale immersivo illustra i processi produttivi della lana e della seta grazie ad una puntuale ricerca iconografica sui trattati e i manoscritti dell'epoca. In corrispondenza di questo contenuto, come esempi di produzione tessile e di ricamo contemporanei a Leonardo, alcuni preziosi tessuti delle collezioni del Museo: due velluti operati di seta cremisi, di cui uno con filati metallici e un rarissimo esempio di ricamo in oro, argento filato e seta realizzato su un panno di lana con motivi a code pavone di gran moda al tempo dell'artista. Un secondo multimediale - che affianca i disegni di Leonardo presenti nel Codice Atlantico e Codice Madrid I e i modelli dinamici 3d realizzati dal Museo Leonardiano di Vinci - presenta al pubblico le parti del processo produttivo laniero e serico sulle quali si concentrò Leonardo.
Grazie ai modelli storici in legno e metallo concessi in prestito dal Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, il visitatore potrà apprezzare al meglio i dispositivi per la ritorcitura e binatura del filato di seta dotati di meccanismi di arresto, un maglio battiloro per la produzione di lamine da sbalzo che trovavano applicazione nell'oreficeria, nel settore del ricamo e del tessuto, un telaio meccanico - tra le macchine più complesse da lui concepite - sviluppato dagli esemplari manuali ma dotato di navetta lanciata in automatico, meccanismo che sarà riproposto poi solo in epoca preindustriale. Anche il processo di rifinizione del panno di lana diventa oggetto d'interesse da parte di Leonardo, con i progetti di una macchina garzatrice e di una cimatrice, di cui la prima visibile in mostra attraverso il modello del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia.
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