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Adnkronos
Pubblicato il
16 dic 2021
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4Sustainability: aziende sempre più green, ma la strada è ancora lunga

Di
Adnkronos
Pubblicato il
16 dic 2021

Aziende del comparto moda sempre più impegnate nel garantire la tracciabilità e nell'eliminazione delle sostanze chimiche tossiche e nocive dai cicli produttivi. Su altri fronti, invece, dal benessere organizzativo alle pratiche di riuso, riciclo e design sostenibile, c'è decisamente ancora margine di miglioramento. È quanto emerge da una ricerca 4sustainability che ha coinvolto un campione rappresentativo di 100 aziende così composto: 70% filiera materie prime e semilavorati, 20% lavorazioni con chimica interna, 6% capi e prodotti finiti, 3% accessori e componenti, 1% lavorazioni senza chimica interna.

Il brand eco-friendly Wrad


Come considerazione generale, le aziende ottengono risultati migliori quando sono guidate da una chiara strategia e quando ci sono delle specifiche figure dedicate alla sostenibilità, meglio ancora se dispongono di un budget. ''Questo conferma che in questo percorso sono fondamentali il volere dall'alto, l'esempio, la leadership innovativa'', commenta Francesca Rulli, Ceo di Process Factory e ideatrice di 4sustainability. Questi alcuni dei risultati della ricerca.

Sul fronte della tracciabilità dei processi e monitoraggio della filiera ("Trace"), il 65% delle aziende monitorate ottiene punteggi alti o medio-alti. Bene anche nell'impegno a eliminare le sostanze chimiche tossiche e nocive dai cicli produttivi ("Chem"): il 76% delle aziende del campione ha già avviato un percorso di eliminazione raggiungendo per il 79% il livello 'advanced'.

La conversione all'uso di materiali a minore impatto per una produzione sostenibile ("Materials") è una dimensione fortemente richiesta ma ancora poco integrata in una strategia. Sul fronte del benessere organizzativo ("People"), nonostante da anni la filiera si preoccupi della social compliance, come dimostrano le buone performance ottenute, c'è ancora un ampio spazio di miglioramento.

Per quanto riguarda l'uso consapevole delle risorse per la riduzione dell'impatto ambientale ("Planet"), il 56% delle aziende ottiene un rating basso, soprattutto perché non dispone di sistemi di raccolta e analisi dei dati. "Capita ancora spesso che si intraprendano iniziative senza però misurarne i risultati'', spiega Rulli. E ancora: sviluppo delle pratiche di riuso, riciclo e design sostenibile ("Cycle"): qui i punteggi sono ancora medi o medio-bassi, a testimonianza di un percorso che è ancora in fase di attuazione.

Nella lettura di questi risultati bisogna tenere conto del fatto che il campione interpellato è già più sensibile della media, perché ha realizzato almeno un pillar del framework 4sustainability. Questo suggerisce che il mercato, in generale, abbia ancora molto da fare. Il marchio 4sustainability viene rilasciato e confermato a seguito dell'implementazione di progetti concreti, i cui esiti vanno monitorati nel tempo attraverso la verifica di requisiti qualitativi e quantitativi.

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