12 ott 2017
24Bottles entra in tanti nuovi mercati e punta a un +80% di fatturato quest’anno
12 ott 2017
Nato nel 2013 a Villanova di Castenaso (BO), 24 Bottles si occupa di realizzare bottiglie in acciaio inossidabile personalizzabili ed estremamente leggere, e rivolte a un pubblico urbano, dinamico e alla moda. “Sono le più leggere in commercio”, afferma Matteo Melotti, cofondatore del brand insieme a Giovanni Randazzo. Le gamme di prodotti del brand vanno dal modello “Urban” in acciaio monoparete, con una tecnicità limitata a una bevanda fredda, fino ad arrivare alla nuova bottiglia termica “Clima”, che ha una tenuta per il caldo di oltre 12 ore e per il freddo di oltre 24 ore, ed è più piccola, più leggera e dotata di maggiori capacità termiche rispetto alla “Thermo Bottle”, che era il modello precedente.

L’azienda felsinea ha anche creato un nuovo logo, che sarà presentato ufficialmente a gennaio, ma che si è visto in anteprima a HoMi Milano nelle bottiglie delle nuove collezioni già pronte, più semplificato e “pulito” rispetto al precedente, sul quale comparivano i piccoli simboli di sole, onda, cuore e stella, tutti eliminati.
24 Bottles continua ad aggiornare la gamma con collezioni nuove e colorazioni più accattivanti che seguono principalmente i colori moda ed è sempre più conosciuto ed apprezzato in Italia e all’estero. “Soprattutto all’estero, dove in questo momento abbiamo una crescita molto importante”, prosegue Melotti. “Abbiamo appena chiuso un accordo di collaborazione con Vivienne Westwood per realizzare una bottiglia in co-branding disegnata congiuntamente dai nostri designer e dai loro, che verrà venduta sia nei migliori account che ci distribuiscono sia in tutti i punti vendita Vivienne Westwood nel mondo”.

Il marchio è presente in tutta Europa, quasi tutta l’Asia e in Australia. “Siamo in fase di trattativa con distributori locali per arrivare a distribuirci in Corea del Sud, in Argentina e in Messico. Quest’anno dovremmo riuscire ad entrare negli USA, mercato molto ampio ed estremamente competitivo per noi, dove le persone utilizzano questo genere di prodotti giornalmente, e quindi sanno già di cosa si tratta”, continua Matteo Melotti.
“Siamo l’unica bottiglia al mondo ad essere CO2 zero”, puntualizza orgogliosamente il giovane imprenditore bolognese, “il che significa che tutte le volte che riempi la 24 Bottles è come non venisse prodotta una bottiglia di plastica in più, per cui sulle creazioni del brand in basso c’è la scritta -0,08, a rappresentare il risparmio dell’immissione di 0,08 chili di CO2 nell’atmosfera. Lavoriamo molto in azienda per la riduzione della Carbon Footprint, avviando un percorso di quantificazione delle emissioni di CO2 derivanti dalla produzione, dal packaging e dal trasporto delle nostre bottigliette in acciaio. Tramite calcoli fatti con il Politecnico di Milano e l’azienda ReteClima, sempre di Milano, abbiamo calcolato anche quello che emettiamo in fase di produzione. Il dato ottenuto lo moltiplichiamo per le bottiglie che produciamo ogni anno. La cifra di CO2 emessa che risulta l’andiamo a compensare totalmente con opere di rimboschimento, nazionale ed estero”.

Da quando è nato, 24Bottles è sempre ruscito a raddoppiare il fatturato ogni anno. “Crediamo che nel 2017 cresceremo ancora dell’80%”, dice Melotti. Primi mercati al momento sono la Germania, la Svizzera e il Benelux con oltre il 35% del giro d’affari, seguiti da Cina/HK e Giappone. Tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 il marchio si è distribuito in nuove nazioni, e tra queste sono state soprattutto quelle scandinave (Danimarca, Norvegia e Svezia) a veder crescere maggiormente le vendite. Ultimamente 24Bottles è anche penetrato nel mercato degli accessori e lifestyle del Sud-Est asiatico tramite il perfezionamento di un importante accordo distributivo per le nazioni di Singapore, Malesia, Tailandia, Vietnam, Cambogia e Filippine.
“Non ci interessa tanto avere una rete capillare di negozi che ci distribuiscono quanto essere nei punti vendita giusti per noi: pochi, ma di livello”, precisa il co-founder. “E questa strategia, dopo grossi sforzi commerciali, sta pagando, perché siamo riusciti ad entrare nei negozi di riferimento in Europa per l’oggettistica di design, come Selfridges a Londra, Merci a Parigi, Excelsior a Milano, e così via”.

24Bottles ha anche realizzato una linea di zaini, chiamata “Sportiva”, utili per un’escursione giornaliera o un weekend in una grande città, waterproof e ripiegabili completamente in valigia. In più, il marchio bolognese ha brevettato un portabottiglia, nato per essere attaccato a strappo al cannone della bicicletta, ma anche agli spallacci di borse o zaini, in posizione sia orizzontale che verticale, e fatto in cotone rigenerato. “Ci ha aperto il mercato cycling”, ricorda Melotti, “al quale non siamo direttamente interessati, perché le nostre non sono borracce da bicicletta, ma bottiglie da ufficio o da vita di tutti i giorni, però questo accessorio ci è stato molto utile per entrare in un nuovo segmento”.
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