Gianluca Bolelli
6 lug 2016
'Woolmark Prize': Germania e Danimarca sono i finalisti europei
Gianluca Bolelli
6 lug 2016
Sognavano entrambi di fare gli architetti. Alla fine sono diventati stilisti! Uno viene dalla Germania, Tim Labenda, l’altro dalla Danimarca, Malte Flagstad, di Tonsure.

I due rappresenteranno nelle due diverse categorie, rispettivamente la Donna e l'Uomo, l’Europa alla finale del 'Woolmark Prize', che si terrà nel gennaio del 2017 a Londra per il menswear e a Parigi per il womenswear.
La loro vittoria nella tappa regionale europea, che si è tenuta martedì 28 giugno a Milano, è accompagnata da un borsa di 33.400 euro (vale a dire 50.000 dollari australiani), che permetterà a ciascuno di loro di sviluppare una collezione in lana merinos nei mesi prossimi, dopo un primo modello presentato alla giuria questa settimana.
I due stilisti hanno prevalso su altri 18 talenti. Tim Labenda (30 anni) è conosciuto soprattutto in Germania, dove si trovano i suoi principali clienti, una quindicina di negozi multimarca.
Labenda si è distinto per aver “saputo interpretare la lana in modo glamour”, ci ha spiegato la presidentessa della giuria per la Donna, Franca Sozzani, direttrice di “Vogue Italia”.
“La mia collezione si rivolge a una donna indipendente, sofisticata e intellettuale, interessata all'arte. In effetti, una donna assai difficile da trovare”, ironizza lo stilista berlinese dagli occhi azzurri, che ama utilizzare i vestiti come spazi d'espressione per raccontare una storia.
Tim Labenda si è formato nella moda da Hugo Boss e all’Università di Design di Pforzheim, poi si è perfezionato in design dell'abbigliamento presso l'università canadese di Halifax, NSCAD.
Labenda ha debuttato come stilista all'interno del marchio austriaco Ute Ploier prima di lanciare il proprio brand nel 2013 (è alla settima collezione), facendosi notare molto presto, in particolare da Zalando, e cominciando a moltiplicare le collaborazioni, mentre intanto sfilava alla Fashion Week di Berlino.

Il danese Malte Flgagstad (36 anni) ha creato anche lui nel 2013 il proprio marchio di menswear, Tonsure, partendo con la collezione per l'autunno-inverno 2014, insieme al suo socio Adam Hjorth, che gestisce il business.
“Dopo aver fatto uno stage in uno studio di architetti, ho capito che non ero fatto per quel lavoro”, racconta ridendo. Lo stilista dai lunghi capelli castani si sposta quindi a Londra, dove studia alla scuola Central Saint Martins.
Viene immediatamente assunto da Maison Martin Margiela, brand per il quale si occupa del menswear, la sua specialità. Un'esperienza formativa che lo spinge a lanciarsi da solo due anni dopo a Copenhagen, dove vive e sfila.
“Con Tonsure, che s'ispira al minimalismo scandinavo, rivisito i classici del guardaroba maschile con un tocco di modernità, oscillando tra il casual e il formale”, spiega.
Molto vicina ad Acne o Marni come posizionamento, l'etichetta ha saputo sedurre le migliori boutique multimarca, in particolare i negozi nipponici più all'avanguardia. Malte Flgagstad conta oggi tra i 20 e i 24 clienti, sopratutto in Giappone, e presenta la sua linea a Parigi e Tokyo.
La cosa più interessante per lui è “il lavoro collettivo, in cui il talento di ognuno permette di arrivare all'eccellenza”. “Tonsure ha un potenziale sia commerciale che fashion. E' un brand contemporaneo con allo stesso tempo un certo pragmatismo nordico”, sottolinea il direttore creativo di Ports 1961, Milan Vukmirovic, membro della giuria per l'Uomo.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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