Ansa
17 mar 2014
"Eataly Smeraldo'' apre a Milano
Ansa
17 mar 2014
Eataly si prepara a sbarcare, martedì 18 marzo, a Milano - là dove sorgeva il Teatro Smeraldo, lo storico palcoscenico milanese che ha chiuso i battenti nell'estate del 2012 - con un'inaugurazione all'insegna del gusto e della musica. I passanti si saranno accorti, negli ultimi mesi, che dal vecchio palazzo in mattoni spunta una struttura in vetro ultramoderna. È l'ingresso del tempio del gusto, che era ancora un cantiere, venerdì sera, quando ha aperto le porte alla stampa per presentare i 'frutti' di un lungo lavoro di ristrutturazione, tra ritardi e date posticipate.
Se Eataly è presente in tutto il mondo, a New York, Tokyo, Dubai, Chicago e Istanbul, ogni store è diverso dall'altro: "Non siamo una catena - ha precisato il patron dell’insegna, Oscar Farinetti - non mi piacciono le cose tutte uguali, ogni negozio ha un cognome che rappresenta certi valori, e poi un nome che esprime una personalità".
La vera sorpresa appena si entra, è che, è vero, il sipario e le poltrone rosse non ci sono più, ma ci sono i cartelloni con le facce di chi su questo palco ci è passato: Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Lucio Dalla, David Bowie, Bruce Springsteen e altri (ma non c'è l'ex comico Beppe Grillo, che qui, nel 2009, ha fondato il Movimento 5 Stelle). Poi, al centro del negozio, c'è un palco: "L'obiettivo è conservare la memoria storica", spiega il patron. Così, il passato che molti consideravano destinato all'oblio ricomincia da qui, seppur con un 'gusto' diverso. Tutte le sere, infatti, dalle 19 fino a mezzanotte, si farà musica del vivo: rock, blues, jazz, pop e folk con artisti emergenti, "soprattutto giovani - precisa l'imprenditore - come le 350 persone che lavorano qui".
Anche lo show gastronomico è assicurato, perché alcuni alimenti nasceranno in diretta: pane, mozzarella, crema di cioccolato. Il popolo dei golosi si muoverà nei 5.500 metri quadrati aperti in partnership con UniCredit disposti su tre piani, perdendosi tra banchi del fresco (panetteria, macelleria, salumeria, formaggeria, pescheria, mozzarella show, ortofrutta), bistrot dove acquistare i prodotti eno-gastronomici selezionati in tutto lo stivale, due grocery (salato e dolce), la cioccolateria, due bar, l'enoteca, la birroteca e i distillati, ristoranti tra cui uno gourmet (Alice gestito da Viviana Varese e Sandra Ciciriello), caffè-bar, gelateria, pasticceria, paninoteca, piadineria, focacceria, rosticceria, due scuole di cucina (Arclinea e Valcucine) e persino una selezione di libri.
Alla fine, Farinetti lancia scherzosamente una proposta, e cioè correggere il primo capitolo della Costituzione italiana: "L'Italia è una repubblica fondata sulla bellezza (anziché il lavoro, ndr), perché il lavoro si trasferisce da oggetto a mezzo e diventa bellezza, e noi italiani dobbiamo promuoverla".
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