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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
11 ago 2016
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Zalando vede crescere i profitti sui suoi principali mercati

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
11 ago 2016

Zalando, il principale specialista europeo della vendita di abbigliamento online, ha annunciato giovedì 11 agosto di aver ottenuto un notevole aumento dei profitti sui suoi principali mercati, la Germania, l'Austria e la Svizzera, e ha manifestato la propria fiducia nel potenziale del mercato britannico, nonostante il voto per l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea.

Zalando


Il gruppo tedesco nel secondo trimestre ha ottenuto un utile ante imposte e interessi (Ebit) adjusted praticamente triplicato, a 80,9 milioni di euro, per un fatturato di 916 milioni, in crescita del 25%. Gli analisti finanziari prevedevano in media un Ebit adjusted di 78 milioni di euro per un giro d'affari di 918 milioni.

La crescita dei ricavi ha rallentato in Germania, in Austria e in Svizzera, al 14,7%, contro il 32,5% registrato nel corrispondente trimestre dello scorso anno, ma il margine di Ebit adjusted in questa zona è quadruplicato, al 13,9%, mentre rimane stabile per il resto delle attività, al 4,1%.

Zalando ha spiegato che il miglioramento della redditività è stato ottenuto grazie all'effetto propulsivo della crescita delle vendite, che ha compensato gli investimenti realizzati nell'informatica, la logistica e il marketing.

Zalando ha rivisto la sua previsione di margine Ebit adjusted sulla totalità dell'anno, puntando ora a una percentuale fra il 4% e il 5,5%, contro il precedente dal 3% al 4,5%, e ha confermato che la crescita del suo fatturato annuo dovrebbe collocarsi nella parte alta di una forchetta collocata tra il 20% e il 25%.

Rubin Ritter, membro del consiglio direttivo della società, ha dichiarato inoltre che il risultato del referendum britannico 23 giugno per uscire dall'UE non ha rimesso in discussione la strategia di Zalando nel Regno Unito, un mercato sul quale il gruppo è entrato nel 2011, ma che resta dominato da attori come Asos.

"Continuiamo a considerare il Regno Unito come un mercato potenzialmente molto attraente", ha detto ai giornalisti nel corso di una teleconferenza. "I clienti britannici continuano a comprare moda".

Il mese scorso, Ritter aveva spiegato che il deprezzamento della sterlina dopo il 23 giugno ha ridotto il fatturato realizzato sul mercato britannico, precisando come questo dato rappresenti solo una "piccolissima" porzione delle vendite globali.

Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Reuters

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