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11 lug 2012
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Who's Next Pap Paris: Xavier Clergerie commenta le cifre

Pubblicato il
11 lug 2012

Who’s Next ha pubblicato le sue cifre definitive. Andando oltre al semplice salone di riferimento, esso rispecchia attraverso i suoi visitatori stranieri l’influenza della piazza parigina su un mercato di media gamma e creativo (a un passo dalla couture e dagli stilisti puri), ma sottolinea anche l'interesse che nutrono per la manifestazione i professionisti francesi del retail. E dunque molto interessante analizzarne i dati… E prestare attenzione alle conclusioni di Xavier Clergerie.


Lo spazio 'Fame' (Foto: Pixel Formula)

Prima lezione (e l’équipe di WSN Développement pone questo dato in testa ai suoi risultati…): la Francia accusa un calo dell'8,7% del numero dei visitatori, vale a dire 30.146 persone, il 64% delle presenze totali. Per gli organizzatori, possiamo vedervi l'impatto negativo della concomitanza fra l'inizio dei saldi e le date del salone. E quindi si è registrata una diminuzione di più del 21% dei visitatori del Who’s Next provenienti dalla provincia, e cioè 14.588 presenze. I visitatori della regione di Parigi sono invece aumentati del 7,6%, a 15.558 visitatori.

Per Xavier Clergerie, condirettore di WSN Développement, la scommessa del cambiamento di date non è stata necessariamente vinta in Francia, anche se la maggioranza non vuole più tornare a settembre. “Il calo delle presenze francesi è per esempio una delle cause della difficoltà di Mr. Brown, che si rivolge in primis ai dettaglianti francesi, con espositori che sono soprattutto degli agenti“, sottolinea il patron della manifestazione, il quale non rimette comunque in discussione le date selezionate. La settimana precedente, è in tutti i casi troppo presto, puntualizza. La sua speranza? Che il nuovo Governo, di concerto con i professionisti del settore, sposti le date dei saldi. In più, Clergerie fa rilevare come tutti i dettaglianti di moda maschile sono saturi con i loro stock… E dunque prudenti. “Sono sicuro che verranno in un numero più elevato nella sessione del prossimo gennaio”, afferma.

Se si considerano gli stranieri, l’Europa, Francia esclusa, ha fatto registrare anch'essa un calo del 2,1% dei visitatori. “Solamente” -2,1%, dicono gli organizzatori. E si possono comprendere. La crisi economica che sta colpendo il Vecchio Continente si riflette nel crollo dei visitatori italiani (-19,6%) e spagnoli (-7,7%). Anche il Pitti Uomo a Firenze ha dovuto riscontrare un netto calo delle presenze italiane.

Altri Paesi europei guadagnano invece visitatori, certo su cifre più ridotte. Il Belgio ha avuto un 4,9% di visitatori in più, per un totale di quasi 1.600 persone, la Gran Bretagna +6,6% (834 visitatori), la Germania +34,8% (620 visitatori), l'Olanda +13,2% (602 visitatori). La Turchia ha fatto meglio del 68,4%, a 714 visitatori. Ma l’Europa, Francia esclusa, pesa ancora per quasi il 68% dei visitatori stranieri.


'The Cube' (Foto: Pixel Formula)

L’Asia, continente dai visitatori ricercati, ha registrato una progressione del 52,8% del numero degli ingressi, 2.760 in numero. Il che corrisponde al 16,3% dei visitatori stranieri. La testa, come succede di solito a Parigi (ma non necessariamente al Who’s Next), è occupata dal Giappone, con una crescita dell'88,6% del numero dei visitatori, con 1.682 ingressi. Sempre secondo WSN Développement, anche la clientela cinese ha risposto positivamente, con una crescita delle presenze di quasi il 21%, a 566 buyer. La Corea in compenso è in ribasso del 5,8%, con solamente 162 persone presenti.

Il continente americano ha fatto registrare una progressione del 45% delle presenze e pesa per il 7,9% sul numero totale dei visitatori stranieri. In testa ci sono gli Stati Uniti, con una crescita del 54,7% e 464 visitatori. WSN fa notare che gli americani sono molto presenti a Parigi al momento delle sfilate maschili, che hanno coinciso con il cambio di date con il Who’s Next Prêt-à-porter Paris.

Il Medio Oriente ha registrato da parte sua una crescita dell'1,8% delle presenze, su una base ristretta di 574 persone. L’Africa, con 532 ingressi, ha fatto meglio del 3,5%.

Per Xavier Clergerie, la progressione del numero degli stranieri extraeuropei è molto positiva e lo incoraggia nel suo desiderio di far passare il loro numero al 50% dei visitatori della fiera in due anni, secondo l'obiettivo annunciato dopo l'acquisizione da parte di WSN di Prêt-à-porter Paris.

Il cofondatore di WSN Développement fa anche notare che quasi tutti sono stati soddisfatti dell'atmosfera percepita nell'ambiente e del layout del salone.

Jean-Paul Leroy (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

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