2 mar 2016
White chiude con 21.150 visitatori e un +15% di buyer esteri
2 mar 2016
Un’edizione di White, quella di febbraio 2016, vissuta all’insegna dell’internazionalità, visti i 21.150 visitatori totali finali, con una presenza massiccia di buyer internazionali (+15% rispetto all’edizione di febbraio 2015), provenienti da: Far East (Cina, Giappone, Corea del Sud), dall’Europa (Germania, Francia e Spagna) e dagli Stati Uniti.
I 18.000 metri quadrati di esposizione, articolati nelle tre location classiche della fiera inventata da Massimiliano Bizzi (Tortona 27 Superstudio Più, Tortona 54 ex Ansaldo, Tortona 35 Hotel Nhow) hanno ospitato 500 espositori, con 176 nuovi brand.
Il White punta a proiettarsi sempre di più nella top 5 dei grandi eventi della moda nel mondo, e a tal fine ha dedicato eventi e aree speciali ai nomi più forti della moda contemporary internazionale. Una scelta che ha portato il team di Via Tortona 27 a puntare su nomi nuovi, come il coreano Yohanix, Special Guest del salone, protagonista domenica 28 della sfilata cittadina tra Galleria Vittorio Emanuele e Piazza Duomo.
Altro prgetto di White è stata 'China Calling', nata in collaborazione con la talent scout Sonja Long Xiao, fondatrice di Alter, uno dei più importanti showroom e concept store di Shanghai: la sezione dei giovani designer cinesi di ricerca. I loro nomi: Chrisou By Dan, Shushu/Tong, Nicole Zhang, Chen YiYuan, Yvmin, C.J. Yao e Rolling Acid.
Nel segno del supporto alle nuove generazioni della moda è stato il progetto, 'It's Time to South', realizzato in collaborazione con I.C.E-l'Istituto per il Commercio Estero, che ha aperto le porte a 15 designer con un forte appeal internazionale come Cangiari (Calabria), Domenico Cioffi, Giorgia Fiore, Giuliano Galiano e Les Bohèmiens (Campania), 20.52, Anna Siciliano Collection, Ground Ground e Reiv (Puglia), Bakarà, Daricello, Giuliana Di Franco, LR Loredana Roccasalva, Price Eco Desgn e Vitussi (Sicilia).
Dodici le aree speciali, come quella dedicata a 'Baltimora Showroom', con marchi come For Love & Lemons, Goldie London, Jovonna, Maimi, One Teaspoon, Unrealfur e Wyldr, Bonomea, Collection Privée?, Eggs, Faliero Sarti, Labo.Art, e come 'Six London Showroom', che ha presentato brand di footwear come Opening Ceremony, House of Holland, Toga Pulla e Swear London. E ancora in un’area speciale il ritorno di Hache, che è nuovamente sotto la direzione creativa di Manuela Arcari, che con Davide Agus sta lavorando al rilancio del marchio nel segno del saper fare Made in Italy.
La sezione dedicata ai giovani 'Inside White' ha riproposto l'omonimo award, conferito in questa edizione a 1828 By Zoepriz, marchio che fa capo allo stilista bavarese Jan Alt, creatore di capi spalla unisex che uniscono lo stile contemporary alla tradizione sartoriale nel segno della continuità. Giudice unico del premio è stato il coreano Yohanix.
Infine, il 'Premio Ramponi', iniziativa nata per volere di Alfredo Ramponi, titolare dell’omonima azienda che ha inventato il primo cristallo sintetico, allo scopo di sostenere e incoraggiare la ricerca e la progettualità nell’ambito della moda femminile, aiutando uno stilista nell’esposizione fieristica e nella campagna vendita, ha premiato nella sua prima edizione Alberto Zambelli, brand in forte espansione sul territorio asiatico che ha presentato in anteprima la sua collezione al White per poi sfilare nel calendario di Milano Moda Donna.
“Un risultato così importante sul fronte dell’internazionalizzazione può arrivare solo da un grande lavoro programmato per tempo. Ma è anche frutto di un 'Sistema-Milano' che ha espresso una settimana viva, emozionante e un potenziale per il quale dobbiamo lavorare tutti”, ha dichiarato Massimiliano Bizzi, fondatore di White.
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