VF Corp: i quattro pilastri del suo nuovo piano quinquennale
VF Corporation ha incontrato giovedì scorso analisti e investitori a Boston per presentare loro le sue ambizioni ad orizzonte 2021. Il gruppo statunitense si aspetta che il suo piano gli permetterà di generare una crescita annua media dei ricavi compresa tra il 4 e il 6% nei prossimi 5 anni.
Il piano quinquennale basa su quattro pilastri. Il gruppo, diretto da Steve Rendle, ha annunciato in primo luogo di voler ridimensionare il proprio portafoglio per dare ai suoi marchi più forti i mezzi necessari per svilupparsi. Chiaramente Vans, The North Face e Timberland sono al centro della strategia. La loro quota nel fatturato del gruppo è destinata ad aumentare dal 54% al 59%. Il gruppo spiega di volersi focalizzare sui marchi che hanno il potenziale per raggiungere il miliardo di dollari di vendite. Nella presentazione del gruppo, il business nei jeans, con Lee e Wrangler, è ancora presentato, così come il segmento del workwear. Invece, gli altri marchi del gruppo non sono menzionati.
Il secondo pilastro di crescita, secondo il piano, sarà di curare maggiormente il rapporto diretto con i consumatori e il digitale. Circa l’85% della crescita dei prossimi 5 anni dovrebbe venire da questi due segmenti. Il gruppo stima inoltre che il 60% della sua crescita sarà realizzato nei punti vendita gestiti in proprio e sui suoi siti di e-commerce.
Per ottenere questo scopo, il terzo punto è di migliorare nell’esperienza al cliente e nei servizi digitali. La direzione di VF vuole aprire meno negozi, ma più performanti. Il management punta soprattutto sull’innovazione e sull’ottimizzazione dell’analisi dei dati dei consumatori per rispondere nel modo migliore alle aspettative dei suoi clienti in tutto il mondo.
Infine, il gruppo vuole crescere in modo evidente in Asia, in particolare in Cina. Sviluppando la sua presenza in quell’area e adattandovi la strategia digitale, il gruppo punta ad ottenere una crescita annua collocata tra il 9% e l’11% nella regione Asia-Pacifico.
Una volta a regime, questa strategia dovrebbe permettere al gruppo di realizzare un margine lordo del 51,5% e un margine operativo del 16%.
Il piano di VF è strategico, ma anche finanziario. L’utile per azione dovrebbe infatti crescere in media dal 10 al 12% nel periodo. La società si aspetta che la liquidità generata dal concretizzarsi di queste operazioni raggiungerà i 9 miliardi dollari tra il 2017 e il 2021, il che gli permetterà di distribuire 8 miliardi ai suoi azionisti, che sia sotto forma di dividendi o di acquisti di azioni. VF Corporation ha inoltre approvato un nuovo budget di cinque miliardi di dollari per gli acquisti di azioni.
Lo scorso trimestre, VF Corporation ha cominciato ad osservare i frutti dei suoi sforzi. Dopo che il CEO ha ammesso a febbraio che l’azienda non aveva presentato i prodotti più “adatti” sul mercato americano, l'azienda ha lavorato duramente per raddrizzare la situazione. Rendle ha aggiunto che le prestazioni in Europa hanno confermato la bontà del nuovo piano.
L’attività di vendita diretta è cresciuta in maniera significativa nel quarto trimestre, grazie a Vans, North Face e Timberland in Europa e in Asia. Sono state soprattutto le vendite in Europa ad essere cresciute per i tre brand.
Da notare infine che il Consiglio d’Amministrazione di VF Corporation ha approvato una modifica della chiusura dell’esercizio, dalla domenica più vicina al 31 dicembre al sabato più vicino al 31 marzo. Il cambiamento sarà effettivo a partire dal 1° aprile 2018.
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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