Gianluca Bolelli
27 lug 2016
VF Corp: crescita debole, trainata da vendite dirette ed estero
Gianluca Bolelli
27 lug 2016
Nel 2016, VF Corp ha dovuto affrontare diverse turbolenze. Il gruppo americano si muove in un mercato statunitense complicato. Ciò nonostante, si mostra solido nel secondo trimestre, chiuso a fine giugno, registrando un fatturato di 2,445 miliardi di dollari, in aumento di quasi l'1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L’attività internazionale del gruppo, che pesa per il 35% sul giro d'affari, l'ha chiaramente aiutato a conservare una dinamica di crescita. Nel trimestre, il suo fatturato è annunciato in aumento del 5% (+7% prima dei cambi), con un incremento del 5% in Europa (+3%), del 4% in Asia-Pacifico (+6%) e del 7% sugli altri mercati americani (+20%).
L'altro pilastro sul quale si è appoggiato il gruppo è la crescita del 6% delle vendite dirette coi suoi negozi e siti di e-commerce. VF Corp comunica che i negozi del suo polo 'Outdoor & action Sports' hanno generato un incremento di fatturato di oltre il 10%, malgrado il calo dell'attività nelle sue insegne di sportswear. Il gruppo conta 1.461 negozi, contro i 1.319 di un anno prima, L'e-commerce, vero motore della crescita, ha invece ottenuto un 30% di fatturato in più.
Il polo 'Outdoor & Action Sports' cresce del 2%, a 1,419 miliardi di dollari. The North Face progredisce del 2%, con una crescita superiore al 10% in Europa. Vans fa un +4%, malgrado la contrazione di quasi il 10% in Europa. Infine, Timberland va maluccio, con un -7%, soprattutto per la perdita del 20% registrata nelle Americhe.
Il 'Jeanswear', con Lee e Wrangler, e l'Imagewear' progrediscono del 3%, a 629 e 255 milioni. Il gruppo sta valutando la possibilità di cedere il suo asset Licensed Sports Group (LGS), che comprende Magestic e licenze con diverse leghe di sport americani. Il segmento 'Sportswear', con Kipling e soprattutto Nautica, è andato molto male, con un fatturato diminuito del 19%, a meno di 115 milioni.
Il gruppo, che ha annunciato la cessione del suo portafogli odi marchi contemporary a Delta Galil, vede contrarsi la redditività al termine del trimestre, con un utile operativo di 211 milioni, diminuito del 3%.
Sulla totalità dell'esercizio, il gruppo punta ora ad ottenere una crescita di fatturato dal 3% al 4%, contro il precedente 5%.
Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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