8 nov 2015
Una mostra a Milano celebra l'arte orafa di Alfredo Ravasco
8 nov 2015
L'arte di Alfredo Ravasco (1873-1958) viene racchiusa per la prima volta in un unico prezioso volume, presentato lunedì 9 novembre alle ore 18:00 a Villa Necchi Campiglio, a Milano.
“Alfredo Ravasco. Principe degli orafi” (ed. Skira), catalogo della mostra omonima organizzata dal FAI a Villa Necchi (fino al 6 gennaio), raccoglie oltre 90 fotografie dei pezzi più celebri del maestro, tra i quali oggetti d'arredo e arte sacra per la maggior parte inediti, ma anche bozzetti, disegni e documenti d’archivio.
La pubblicazione del volume, che racconta la parabola umana e artistica dell'artista, formatosi alla scuola di Brera nei primi anni del Novecento, che incantò il Ventennio con le sue creazioni e che regalò a Milano il restauro dell’altare d’oro della Basilica di Sant’Ambrogio, è stata possibile grazie al contributo della famiglia Pennisi, titolare della storica gioielleria di Via Manzoni e ad oggi proprietaria della più importante collezione privata di opere di Ravasco.
I Pennisi hanno messo a disposizione per la mostra e per il catalogo 24 pezzi unici del maestro e offerto la loro consulenza di grandi esperti dell’arte orafa di Ravasco per la composizione del catalogo stesso, curato da Paola Venturelli.
"Il nostro interesse per le opere di Alfredo Ravasco inizia nel 1995 quando ci imbattemmo in alcuni esemplari che ci erano stati sottoposti da alcuni clienti. in particolare coppe e oggettistica che rappresentano la vetta massima del suo genio creativo", spiega Gabriele Pennisi, "Rimanemmo immediatamente affascinati dall’esecuzione perfetta che comprendeva più tecniche orafe usate contemporaneamente per lo stesso oggetto, dagli smalti, alle lastronature, al cesello. Ci sembrò subito un autore “da inseguire” e da mettere tra i protagonisti della nostra collezione di capolavori orafi. Non abbiamo avuto un solo dubbio quando il FAI ci ha coinvolto in questo progetto".
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