Ansa
28 set 2015
Un Museo racconta il profumo, nasce l'Accademia delle Essenze
Ansa
28 set 2015
Viaggiare con i sensi, sperimentare i segreti dell'arte delle essenze e dei profumi, crearne uno personalizzato. A Savigliano (CN) nasce un nuovo spazio presso il Muses: l'Accademia Europea delle Essenze, un luogo in cui grazie a laboratori didattici, installazioni artistiche-sensoriali e spazi d’interazione dedicati alla storia e alla tecnologia del profumo, si sperimenta il gesto di vaporizzare nell'aria un profumo, facendosi avvolgere da piccole particelle e lasciarsi andare a ricordi, emozioni. Un'arte antichissima e segreta tutta da scoprire.
L’aula polifunzionale composta da 18 postazioni multimediali tra le più innovative in Italia per qualità tecniche e prestazioni nell’analisi sensoriale, propone momenti di formazione, didattica e laboratorialità per il grande pubblico ma anche per un’utenza specializzata, in continua evoluzione.
Lungo il percorso espositivo video installazioni, strumentazioni d’epoca, personaggi che hanno innovato le tecniche produttive, svelano i segreti dell’arte profumiera nei secoli: da Bisanzio a Venezia seguendo le rotte degli oli e delle spezie; dal Piemonte al resto d’Europa con l’affascinante saga dell’acqua di Colonia.
Venezia è il perno di un viaggio nella storia e nella tradizione che arriva fino a noi con il marchio The Merchant of Venice, nato dall’esperienza del gruppo Mavive Spa, immagine del profumo italiano nel mondo, partner del Progetto Muses. Artisti internazionali provenienti da Italia, Giappone, Slovenia, Germania, hanno interpretato con opere site-specific il territorio piemontese, ricco di tradizione e tra i primi nella produzione di erbe officinali ed aromatiche. Al momento sono presenti capolavori di Franz Staehler, Angela Colonna, Kensuke Koike, Ryts Monet, Roberto Pugliese, Tamara Repetto, Maja Smrekar, Andrej Strehovec, Špela Volčič, selezionati da Aurora Fonda, curatrice del padiglione sloveno alla 56° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e direttrice della School for Curatorial Studies di Venezia.
Si completa così il mosaico delle tre anime del polo tecno-sensoriale di Savigliano: il genius loci tra l’aroma, la tecnologia e il potere estetico simbolico dell’arte. Si tratta di un’operazione innovativa sotto il profilo delle competenze trasversali e dell’ibridazione tra discipline e saperi generalmente agli antipodi, che risultano stavolta connessi da un filo rosso che ne esalta l’unione.
In tal senso la tecnologia valorizza il lavoro degli artisti contemporanei, ed è così che il connubio tra questi due elementi sottolinea l’identità di un territorio attraverso le sue impronte aromatiche. Il luogo è il Palazzo Taffini d’Acceglio, un edificio rappresentativo, per pregi architettonici e decorazioni, dell’ambiente sabaudo saviglianese sei-settecentesco; la corte d’onore a piano terreno è destinata a “Giardino dei sensi”, curato da Maria Luce Reyneri con la consulenza botanica di Rosanna Caramiello: al centro domina la scultura opera di Franz Staehler.
Il complesso è aperto alle visite a partire da domenica 27 settembre in occasione della manifestazione “Savigliano da perdere i sensi”, con un ricco calendario di proposte e laboratori. Il progetto nasce nell’ambito di progettualità europee dell’Associazione Terre dei Savoia, che ha ideato e realizzato l’allestimento sotto la guida del suo curatore Umberto Pecchini, supportata dalle competenze di Mavive SpA, già sperimentate per la nascita del Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia con il suo “Percorso del Profumo”, e di Chiara Isadora Artico, coordinatrice del progetto preliminare e Giancarlo Ottolini, consulente scientifico. Grazie al MÚSES si sono allargati i rapporti internazionali con collaborazioni e prestiti da istituzioni prestigiose quali: Farina Haus di Colonia, Biblioteca Nazionale di Madrid, Biblioteca di Vienna, British Museum, Biblioteca di Lione, Officina di S.M.Novella a Firenze, il nascente museo del Comune di Santa Maria Maggiore del Verbano, ASTUT Archivio Scientifico e Tecnologico dell'Università di Torino.
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