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APCOM
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Pubblicato il
30 set 2008
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Troppe modelle straniere suelle passerelle italiane
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30 set 2008
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Milano, 23 set. (Apcom) - Sulle passerelle ci sono troppe modelle straniere, 9 su 10 secondo un sondaggio della rivista di settore marketingetv.com e questo non aiuta il made in Italy.
Così la pensa Giovanni Bozzetti, presidente del Comitato Lombardia per la moda, che lancia una proposta: introdurre una quota del 15-20% di modelle italiane che tutti gli stilisti, gli stylist e gli operatori del settore moda devono adottare, specialmente durante la settimana della moda milanese.
Lo stesso discorso, sostiene Bozzetti, va fatto per gli spot pubblicitari, per la scelta delle location e delle modelle nei servizi fotografici di importanti campagne adv di griffe italiane, valorizzando così anche le bellezze paesaggistiche della nostra nazione. "Credo che, trattandosi di Made in Italy, sia indispensabile mostrare una certa coerenza valorizzando di più le nostre ragazze e i nostri straordinari paesaggi, recuperando la nostra italianità e il nostro stile" dice Bozzetti.
Secondo Bozzetti è estremamente provinciale rinunciare alle bellezze italiane, "Soprattutto in un momento come questo in cui la donna italiana è stata riscoperta sia nel cinema che nella musica". Il presidente ricorda che la first lady di Francia è italiana, due famosissime bond girl sono Maria Grazia Cucinotta e Caterina Murino e che la moda e il Made in Italy fanno da traino al turismo e creano un indotto notevole.
"Purtroppo - lamenta - nel nostro Paese non sempre riusciamo a valorizzare le professionalità italiane, basti vedere come i fotografi di moda più pagati sono stranieri. Credo fermamente che chi utilizza e, talvolta, abusa dell`etichetta 'Made in Italy' sia tenuto a dare più spazio e visibilità a volti italiani. Solo in questo modo possiamo riuscire a rappresentare e promuovere anche in ambito turistico la nostra nazione. Insomma, con questa overdose di ragazze straniere il Made in Italy potrebbe risentirne".
Fonte: APCOM