9 feb 2014
The North Face implementa il suo standard per il sourcing responsabile dei piumini
9 feb 2014
E' una delle principali preoccupazioni attuali dei marchi dell’outdoor: garantire la provenienza delle piume d'oca utilizzate nelle loro giacche a vento. I marchi di questo settore, che privilegiano ovviamente il discorso della vita all'aria aperta e del rispetto dell'ambiente, non vogliono vedere i loro nomi associati a procedimenti e lavorazioni che comportino il maltrattamento degli animali.
La prova che la questione è molto seria è data dal fatto che The North Face, uno dei principali attori del settore, ha impiegato ben due anni ad implementare il 'Responsible Down Standard' ('RDS'), la sua guida alle buone prassi convalidata da revisori esterni delle società Control Union Certification e Textile Exchange. Lo standard comprende il controllo dei partner e la tracciabilità del piumino lungo tutta la catena del valore, dalla nascita degli animali fino agli impianti produttivi.
The North Face ha reso noto che fornirà queste ricerche e il suo standard a Textile Exchange. L’organismo indipendente, la cui ambizione è di semplificare l'attuazione di pratiche rispettose dell'ambiente nell'industria del tessile-abbigliamento, avrà come obiettivo quello di diffondere e rafforzare le pratiche dell'RDS.
"La nostra speranza è che l'utilizzo collettivo dell'RDS farà effettivamente molto per promuovere le migliori condizioni di vita per gli animali e la tracciabilità della catena di approvvigionamento dei piumini/giacche a vento su scala molto più grande di quanto potremmo realizzare da soli", precisa il marchio in un comunicato. Rimane da vedere se l’industria vorrà utilizzare questo strumento.
Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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