Pubblicato il
14 feb 2011
14 feb 2011
Texworld mantiene stabile il numero dei visitatori e prosegue nella sua evoluzione
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14 feb 2011
14 feb 2011
Il salone del tessile ha riunito 13.897 visitatori dal 7 al 10 febbraio scorsi al Bourget. Una cifra relativamente stabile rispetto a febbraio 2009, con un (logico) calo del numero di rappresentanti provenienti dal Maghreb.
Il salone Texworld - febbraio 2011 |
Messe Frankfurt ha riscontrato soprattutto un calo della presenza egiziana e della Costa d'Avorio. Un motivo di soddisfazione per Michael Scherpe, Presidente di Messe Frankfurt Francia, per il quale «è un buon segno vedere un salone riflettere la situazione internazionale del mercato». Sul versante stand, l'appuntamento ha coinvolto circa 640 espositori, per l'80% venuti dall'Asia, e principalmente da Cina, India e Corea del Sud.
“Le persone mi dicono “Non c'è più vergogna”, confida Michael Scherpe. “L'ambiente non era alla loro altezza. Il nostro lavoro è stato di colmare il divario tra le loro attese e le loro rimostranze. Il successo attuale è il risultato di un cambio di strategia operato dal 2007, quando abbiamo pensato che Texworld e la sua clientela sarebbero stati capaci di essere qualcosa in più rispetto a una mera piattaforma di business, e che potessero anche proporre della moda”.
L’anno scorso, quest'evoluzione si era tradotta nell'arrivo dei direttori creativi Louis Guérin e Grégory Lamaud, il cui lavoro è stato accolto benissimo dagli espositori interrogati. Dopo aver offerto al salone una scenografia più originale e colorata, il duo ha poi rimesso mano alle tendenze della fiera, fino ad allora esternalizzate.
Di Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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