Di
Ilaria Ricco
Ilaria Ricco
Pubblicato il
20 giu 2011
20 giu 2011
Suzanne Ermann fa sfilare una sposa romanticamente moderna
Di
Ilaria Ricco
Ilaria Ricco
Pubblicato il
20 giu 2011
20 giu 2011
Nel turbinio di volant, pizzi e tulle che SposaItalia ha portato a Milano per la quattro giorni dedicata alle collezioni moda sposa, Suzanne Ermann, la stilista francese, celebre per i suoi “ruban”, ha dato quel tocco di romanticismo e di delicatezza che un evento come il matrimonio deve evocare.
Victoria, collezione "Mariée couture" di Suzanne Ermann |
La creatrice, ormai da 15 anni punto di riferimento in Francia e all’estero della moda sposa, ha saputo imporre col suo stile inconfondibile, con le evoluzioni dei suoi nastri, motivo ormai ricorrente e distintivo delle suoi abiti un ritrovato modo di vedere la sposa romantica ed elegante, ma allo stesso tempo originale.
La sua sfilata, tenutasi il 18 giugno, è stato uno dei momenti più poetici della manifestazione, dalla moda bimbi, sempre più protagonisti in passerella, a quella per la sposa, passando per gli abiti da cocktail, tutte le creazioni rispondono allo stesso imperativo: la ricerca di uno stile classico ma con un tocco di moderno.
Ad aprire le danze sono piccole parigine in passerella vestite di azzurro cielo, a cui seguono sinuose figure rese leggiadre da originali abiti da cocktail nei colori più glamour della stagione: dal classico blumarine, passando per l’azzurro cielo, senza dimenticare il rosa corallo, e l’intramontabile bianco e nero.
Tiphanie, collezione "Mariage Civil" di Suzanne Ermann |
Ma si sa, la vera protagonista del giorno delle nozze resta sempre la sposa ed è su di lei che sono puntati gli occhi di tutti e per lei che Suzanne Ermann ha creato veri e prorpri capolavori di sartoria per celebrare degnamente il giorno del si. Abiti dalle forme sinuose, impreziositi dai giochi di nastri, e da singolari copri capo o originali veli, rush di tulle che si avvicendano sulla spalla quasi a proseguire la loro onda, e pieghe che accompagnano il corpo, nella sua forma naturale.
Sfilano sul sottofondo di melodie francesi che evocano atmosfere parigine, modelli in bianco o avorio, dal classico al più originale per soddisfare tutti i gusti di una sposa che non fa più paura, finalmente liberata dai mille strass e pizzi, a volte messi insieme con poco gusto e invero fin troppo visti nel corso della kermesse milanese. Chiude la sfilata un abito “gabbia” bianco, un misto di romanticismo e provocazione, di originalità e classicismo che è la sintesi perfetta dello stile Suzanne Ermann.
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