Superdry: risultati solidi, trainati da USA, Cina ed e-commerce
È stato un anno buono per Supergroup, il proprietario di Superdry? Conoscete già la risposta. Sembra davvero che niente possa fermare il gruppo britannico, come mostrano anche i suoi ultimi risultati, pubblicati giovedì 11 maggio.
Le vendite nei 12 mesi terminati il 29 aprile sono cresciute del 27,2%, a 750,6 milioni di sterline (891,4 milioni di euro). Circa un terzo di questa crescita può essere attribuito all’evoluzione favorevole dei tassi di cambio (il valore della sterlina è calato dopo il voto per la Brexit). Ma anche senza tutto questo, i risultati restano solidi. Il gruppo prevede inoltre, per l’iniseme dell’esercizio in corso, un risultato prima delle imposte compreso tra gli 86 e gli 87 milioni di sterline (fra i 102,1 e i 103,3 milioni di euro), in linea con le ultime previsioni del gruppo. L’anno scorso lo stesso risultato è stato pari a 73,5 milioni di sterline.
Naturalmente, anche l'aumento della superficie di vendita – per l’apertura di nuovi negozi – potrebbe aver avuto un impatto. Tuttavia, le vendite comparabili sono aumentate complessivamente del 12,7%, grazie soprattutto all’esplosione delle vendite online (+35%). Se si guarda al segmento delle vendite al dettaglio, nel 4° trimestre le vendite su base comparabile sono aumentate del 9,4%. È meno dell’anno precedente – ed è meno che nel 3° trimestre –, ma tenendo conto dell’attuale contesto commerciale nel Regno Unito, questa prestazione resta nettamente superiore a quella delle insegne concorrenti e dimostra che il marchio è ancora capace di attirare i consumatori nei suoi negozi.
La performance di Supergroup deve molto anche alle vendite all’ingrosso. Mentre molte marche hanno abbandonato questo canale di distribuzione a vantaggio della propria rete di negozi (che danno margini più elevati), il wholesale resta essenziale per il gruppo della Gran Bretagna.
La divisione delle vendite all’ingrosso è quindi cresciuta del 42,9% sulla totalità dell’anno. Secondo l’azienda, il canale ha tratto vantaggio “da livelli di servizio più elevati, che hanno sostenuto le vendite presso gli attuali clienti, mentre lo sviluppo dei franchising e l’innovazione prodotto hanno permesso di attirare nuova clientela verso il marchio”.
Questi solidi risultati contengono comunque alcune delusioni. Il margine lordo è rimasto stabile nel secondo semestre (da un anno all’altro, mentre è calato sull’intero anno). L’impatto negativo dei tassi di cambio e il ritmo di crescita delle vendite all’ingrosso – più elevato di quello delle vendite al dettaglio – sono all'origine del calo del margine lordo. Secondo l’azienda, esso dovrebbe diminuire fra i 120 e i 140 punti base nel corso dell'anno.
Nonostante tutto, queste cifre consentono alla società di essere ottimista. Il gruppo ha terminato l’esercizio controllando 555 negozi Superdry – contro i 475 di un anno prima – e la sua superficie commerciale (gestita in proprio) ha superato la soglia simbolica di un milione di piedi quadrati nel corso del secondo semestre.
Lo sviluppo del gruppo in America del Nord e in Cina è stato in linea con le previsioni. Negli USA, il marchio continua a beneficiare della forte crescita delle vendite online, e anche della progressione della performance dei negozi comparabili e dei nuovi negozi, il che ha permesso di raggiungere il punto di pareggio nel 2017, in conformità con le previsioni.
Il CEO, Euan Sutherland, ha dimostrato ottimismo per la solidità di tali risultati? Sì, ma fino a un certo punto, dimostrandosi relativamente prudente: “L’esercizio 2017 è stato nuovamente buono a livello di crescita delle vendite e di risultato. Ciò è stato reso possibile dal miglioramento delle nostre linee di prodotto e dall’introduzione di nuove categorie, che hanno permesso di motivare, ispirare e mantenere l’interesse per il brand, mentre abbiamo continuato ad investire nei nostri mercati in via di sviluppo e nel miglioramento delle infrastrutture. Grazie a una strategia chiara e a un certo numero di opportunità a lungo termine per imporre Superdry come marchio lifestyle mondiale, restiamo fiduciosi nella nostra capacità di far continuare a crescere in modo duraturo vendite e profitti”.
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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