SuperGroup cambia nome in Superdry e nutre nuove ambizioni nella sostenibilità
SuperGroup cambia nome: la casa madre del marchio di lifestyle Superdry da adesso si chiamerà anch’essa Superdry. Con questo cambiamento di denominazione, il gruppo britannico vuole rendere più chiara la propria Brand Identity, oggi incentrata sul suo marchio principale.
L’azienda diretta da Euan Sutherland ha approfittato di questo annuncio per comunicare alcuni elementi della sua strategia. L’approcio è chiaro da subito, visto che Superdry vuole presentarsi come "Global Digital Brand". Il gruppo mette in chiaro così le ambizioni che nutre sul Web e afferma che il marchio Superdry è oggi “presente in 148 Paesi tramite 20 siti Web, che generano più del 25% del suo giro d’affari retail, e i cui ricavi sono cresciuti del 50% ogni anno dal 2015”.
Naturalmente, Superdry intende svilupparsi all’estero attraverso questo canale distributivo, ma anche tramite le vendite all’ingrosso. Tuttavia precisa che le boutique fanno sempre parte del suo business model, sottolineando che la sua ultima generazione di concept di boutique diventa redditizia in 20-24 mesi.
Il gruppo di Cheltenham vuole anche darsi una dimensione più eco-responsabile. Con i suoi tre obiettivi "Super Responsible 40", ha annunciato di volersi rifornire in futuro solamente di cotone organico al 100% e di utilizzare un’energia al 100% rinnovabile per tutte le sue attività, aiutando poi 100.000 giovani a contribuire positivamente alla loro comunità. Un progetto ad orizzonte 2040.
Superdry è presente fisicamente in 62 nazioni, in 863 fra store e corner. Il suo fatturato annuo, nell’esercizio chiuso a fine aprile, ha raggiunto i 752 milioni di sterline, +26% sull’anno precedente.
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