Stati Uniti: contesto ancora teso per gli scambi commerciali di tessile-abbigliamento
Mentre gli analisti si aspettano fluttuazioni a causa della guerra di Washington contro il deficit commerciale degli Stati Uniti, le cifre del primo anno dell’era Trump, a cui si fa riferimento, sono adesso note. Gli Stati Uniti hanno registrato nel 2017 importazioni stabili, sia per il tessile-abbigliamento, con 121,4 miliardi di dollari (+1%), che per le calzature, con 25,6 miliardi di dollari (+0,1%). In un momento in cui diversi Paesi clienti degli States stanno minacciando rappresaglie di fronte alle velleità protezionistiche di Washington, le esportazioni sono invece leggermente aumentate. Gli USA hanno esportato 22,08 miliardi di dollari di prodotti del settore tessile-abbigliamento, +2%, e 1,4 miliardi di dollari di scarpe, +4,5%, secondo le cifre ufficiali dell’International Trade Commission, rese pubbliche a metà agosto.
L’Europa, che minaccia di tassare alcuni prodotti tessili statunitensi come rappresaglia alla possibile tassazione del 25% sull’acciaio e le automobili europee, rimane il principale cliente del tessile-abbigliamento americano dopo i vicini canadesi e messicani.
Gli Stati Uniti hanno esportato l’anno scorso 2,5 miliardi di dollari di prodotti tessili e d’abbigliamento verso l’Europa (+0,8%) e 104 milioni di dollari di scarpe (+19,2%). Per quanto riguarda le importazioni, l’Unione Europea ha spedito negli USA 5,8 miliardi di dollari di tessile-abbigliamento (+3,3%) e 2,09 miliardi di dollari di calzature (+2,2%). Un deficit che è tuttavia senza confronto con quello degli Stati Uniti nei confronti della Cina, con la quale si gioca un altro braccio di ferro commerciale.
Nell’esercizio 2017, secondo le cifre ufficiali, il Regno di Mezzo ha esportato 45,02 miliardi di dollari di tessile-abbigliamento (-0,4%) e 14,2 miliardi di dollari di scarpe (-3,8%) verso gli States. Cifre che non prendono in considerazione le merci prodotte da società cinesi in altre nazioni asiatiche verso il Paese nordamericano. Quest'ultimo ha a sua volta spedito in Cina 932 milioni di dollari di prodotti di tessile-abbigliamento (+4,5%) e 109 milioni di dollari di scarpe (+21%).
Nel momento in cui la Casa Bianca sta mettendo in discussione l'Accordo di libero scambio nordamericano (North American Free Trade Agreement), i dati dell’import/export americano concernenti il Canada e il Messico erano anch’essi molto attesi. Il rapporto indica che il Messico ha spedito 6,1 miliardi di dollari di tessile-abbigliamento (+5,2%) e 427 milioni di dollari di calzature (+3,5%) attraverso la frontiera statunitense. Quest’ultima ha visto transitare nell’altro senso 5,5 miliardi di dollari di tessile-abbigliamento (+2%) e 95 milioni di dollari di calzature statunitensi (-1,8%).
Importi strettamente monitorati dal vicino canadese, dove l’anno scorso gli Stati Uniti hanno esportato 5,2 miliardi di dollari di tessile-abbigliamento (+2,7%) e 498 milioni di dollari di calzature (-2,2%). Il Canada ha al contrario spedito 2,2 miliardi di dollari di tessile-abbigliamento (+2,3%) e 52 milioni di dollari di calzature (+4,1%) verso il territorio statunitense.
Queste cifre, che testimoniano al momento di una certa stabilità degli scambi, assumeranno quasi certamente una maggiore importanza non appena saranno rese note le cifre degli esercizi successivi. Mentre molti esperti e addetti ai lavori si aspettano di vedere la politica degli Stati Uniti influenzare progressivamente la salute del commercio estero, questi dati potrebbero anche diventare uno degli indicatori chiave della politica internazionale della Casa Bianca.
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.