APCOM
21 ott 2008
Sistema Moda: rottamazione abiti
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21 ott 2008
Milano, 21 ott. (Apcom) - Non solo auto, motocicli ed elettrodomestici, a breve rottameremo anche i vestiti: rendendo un abito usato riceveremo un buono d'acquisto per comprarne uno nuovo.
Una maniera originale per arginare gli effetti della crisi finanziaria sull'economia reale dando impulso al comparto tessile-abbigliamento, che in virtù delle sue caratteristiche va considerato come una "risorsa rinnovabile".
E' questa l'idea di base di un documento di politica industriale che Sistema moda Italia ha presentato oggi a Milano alla stampa italiana e internazionale e che presto illustrerà anche al Governo.
Un decalogo mirato al sostegno dei consumi e dell'industria di settore che si apre proprio con il concetto di "rigenerazione" della moda, insieme di tendenze che storicamente cambiano con il mutare dei gusti e delle attese dei compratori.
In tempi di depressione economica però la possibilità di fare spese diminuisce, e con essa la competitività delle aziende. In cima alla lista degli 'stimoli selettivi ai consumi' c'è quindi la rottamazione, con il recupero dell'abbigliamento usato come agevolazione per l'acquisto di capi nuovi.
"In tutto il mondo c'è un grandissimo mercato dell'usato. - ha spiegato Michele Tronconi, vice presidente vicario di Sistema moda Italia e presidente Euratex - In Italia esistono diverse associazioni che si occupano di raccolta di abiti usati. Il sistema potrebbe passare da volontario a organizzato nell'ambito delle attività di collaborazione con i paesi che importano abbigliamento di seconda mano".
Quello della moda, ha sottolineato Tronconi, è "ancora un settore trainante, anche se c'è chi non ci considera così". Dati alla mano, il comparto tessile abbigliamento ha un peso economico superiore a quello delle auto. Nel 2007 "ha generato un valore aggiunto di 18,1 miliardi di euro, a fronte dei 13,4 miliardi del settore dei mezzi di trasporto, che comprende le auto".
Un'altra proposta di sostegno al reddito avanzata attraverso il documento riguarda la deducibilità fiscale per le spese di abbigliamento per l'infanzia, sul'esempio degli acquisti di medicinali presso le farmacie, per i quali con lo scontrino fiscale è prevista la detrazione nel 730.
Fonte: APCOM