Settimana della Moda uomo di Parigi: Louis Vuitton propone ciclisti e surfisti chic al Palais Royal
Parliamo di una moderna collezione nomade. Dove le influenze spaziano dai Maori della Nuova Zelanda al mondo surfistico delle Hawaii, all’attrezzatura subacquea per immersioni nel Pacifico, che incontrano lo sportswear e la la logomania. Un successo commerciale che sembra sicuro per la linea disegnata da Kim Jones per Louis Vuitton.
Il clima soffocante della Parigi di questa Fashion Week maschile era quasi sopportabile alla sfilata del maggiore marchio mondiale del lusso, che ha investito su delle macchine nebulizzatrici di ultima generazione per rinfrescare il cortile interno del Palais Royal.
La moda maschile contemporanea sta tutta nel miscelare uno stile sportivo con vestiti polivalenti multifunzionali che possono essere indossati sugli aeroplani anche per lunghe percorrenze, con o senza aria condizionata. Il direttore artistico dell’Uomo di Louis Vuitton, Kim Jones, risponde a questa esigenza realizzando capi ultraleggeri – giacche di twill a nido d’ape grigio chiare o fluidissime giacche in mohair.
Pochi stilisti giocano con i loghi con tanto gusto e intelligenza di Jones, il quale ha sviluppato un nuovo simbolo LV molto fresco che imita le eliche di un aereo. Jones ha anche presentato una nuova linea di prodotti chiamata “Monogram Outdoor”, che miscela sapientemente equipaggiamento per l’alpinismo e le cinghie e corde da scalata con tessuti tecnici, per realizzare giacche e gilet intelligenti – ideali per la città come per le attività all'aperto.
Per il tempo libero, il designer britannico ha suggerito degli short subacquei in neoprene sotto pantaloncini di organza oversize, o di combinare spolverini in lana fine tagliati magnificamente con camicie a righe del nonno abbinate a leggings da surfer. I comunicati di presentazione erano stampati con il ‘Monogram’ marrone su fondo blu cobalto metallizzato, la stessa combinazione utilizzata su bei sandali da trekking e marsupi portati sulla spalla.
La collezione ha anche segnato un divario netto rispetto allo show della scorsa stagione, che metteva al centro la collaborazione fra Vuitton e il marchio di streetwear e skateboard Supreme. In questa stagione troviamo Jones con un umore più sperimentale, ed è molto meglio.
“Dopo l‘ultima stagione, volevo qualcosa di fresco. Sicuramente una figura più rilassata, ma anche più giovane”, ha detto Jones tra una fotografia posata e l’altra nel dietro le quinte, mentre lo champagne scorreva a fiumi nel backstage dentro al famoso giardino parigino.
Nonostante la maggior parte del lavoro di Jones da Vuitton abbia rappresentato una fusione tra street style, idee etiche e vestiti tecnici da viaggio, questa sfilata è stata probabilmente la più vicina allo stile del direttore creativo della Donna del marchio francese, Nicolas Ghesquière, la cui opera da Vuitton fa sempre dei riferimenti agli sport attivi. Non di meno, lo stile percepito nel corso del dèfilé era inequivocabilmente quello di Jones, e in un’ottima forma.
Pochi secondi prima che lo show iniziasse, è entrata Naomi Campbell, che ha raggiunto il suo migliore amico, Edward Enninful, recentemente nominato caporedattore di “Vogue UK”. Curiosamente, la top model indossava un vestito di chiffon con un motivo a fiori pressoché identico al disegno polinesiano di una camicia della collezione di Louis Vuitton. Uno scorcio su quello che sarà il futuro?
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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